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Napoli – Prendeva il reddito di cittadinanza non avendo introiti “ufficiali”, e contemporaneamente gestiva con dei complici due piazze di spaccio di cocaina e marijuana nei comuni di Teano e Caianello (Caserta). E’ l’accusa a carico di un albanese di 41 anni, che è finito in carcere con due italiani, ovvero il cognato e un altro uomo; i tre sono stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Capua su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha accolto la richiesta di misura restrittiva avanzata dalla Procura sammaritana per i reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Dalle indagini è emerso che l’albanese, oltre ad avere un lavoro occasionale e a percepire la misura a sostegno del reddito, era anche l’organizzatore di ben due piazze di spaccio: una la gestiva a casa sua, nella frazione Santa Maria Versano di Teano, dove vendeva tanta cocaina con l’aiuto del cognato a clienti provenienti anche da altri comuni, come Roccamonfina e Vairano Patenora. L’altro luogo di spaccio – è emerso – era invece nelle strade della movida di Caianello, tra i locali frequentati da numerosi giovani, e il pusher era la terza persona arrestata, residente proprio a Caianello. In totale i carabinieri della stazione di Vairano Scalo e della Compagnia di Capua, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno accertato oltre mille episodi di cessione di coca e una ventina di consegne di marijuana; tanti gli acquirenti segnalati alla Prefettura come assuntori; qualcuno ha collaborato con i carabinieri permettendo di addebitare la vendita della droga ai tre indagati.