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Caserta – Dopo diversi mesi di inteso lavoro, è stata finalmente bonificata una mega discarica di rifiuti sita nel Comune di Capua (CE) che i finanzieri della Compagnia di Capua avevano individuato nel mese di febbraio 2021 e, successivamente, sottoposta a sequestro dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura.

Si tratta di una vasta area di circa 2500 metri quadrati ubicata nei pressi della sponda del fiume Volturno, appena fuori dal centro storico della “Regina del Volturno”, dove nel tempo si erano accumulati ingenti quantitativi di rifiuti speciali e pericolosi (lastre di amianto frantumate, guaine bituminose, pneumatici, barattoli di vernice, elettrodomestici e materiali di risulta provenienti da attività di costruzione e demolizione, ecc.) illecitamente sversati da un cittadino capuano che aveva occupato abusivamente l’area demaniale.

A seguito del sequestro, è stata avviata presso gli Enti preposti la procedura amministrativa finalizzata ad ottenere dalla proprietà del suolo la bonifica dell’intera area, tenuto conto che i materiali ivi depositati, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbero potuto provocare gravi danni all’ecosistema circostante, con conseguente pericolo di inquinamento irreversibile del suolo e delle falde acquifere.

In effetti, già dai primi accertamenti effettuati a seguito del sequestro, era emerso che a poca distanza dall’area si trovava lo Stadio Comunale Capuano, regolarmente utilizzato dalla locale Scuola Calcio e l’Associazione Pesca Sportiva di Capua. Le complesse operazioni di rimozione dei rifiuti, condotte da una ditta specializzata sulla base di un preciso e vincolante progetto esecutivo approvato dall’autorità competente, hanno consentito di smaltire complessivamente circa 80.000 kg. di rifiuti, una gran parte risultavano interrati.
Le suddette operazioni si sono svolte sotto il controllo costante dei finanzieri della Compagnia di Capua i quali hanno, fra l’altro, verificato la regolare esecuzione delle previste attività di scarificazione e caratterizzazione del suolo, necessarie per accertare eventuali contaminazioni delle matrici ambientali.

La positiva conclusione dell’articolato iter giudiziario e amministrativo rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra l’azione repressiva condotta dalla magistratura e dalle forze di polizia per contrastare il grave e diffuso fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti e la conseguente attività amministrativa finalizzata alla bonifica e al ripristino delle aree interessate, con conseguenti tangibili benefici sia all’ambiente che per la salute