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Hanno manifestato ancora questa mattina i ragazzi dell’Istituto Tecnico Buonarroti di Caserta, facendo lezioni all’aperto in piazza Vanvitelli.

Una maniera per farsi sentire dalle Istituzioni chiamate a decidere sul come e quando i 700 alunni dell’Istituto provinciale, posto sotto sequestro da parte della Magistratura, potranno  avviare l’anno scolastico in corso.

Intanto comunicano che, salvo imprevisti, accetteranno momentaneamente le decisioni prese al Tavolo Tecnico della Prefettura  avviando le lezioni già da domani per le classi del triennio e venerdi 22 settembre per quelle del biennio.

Le classi dell’Istituto saranno allocate presso la succursale dell’IPIA SAN LEUCIO in Viale delle Industrie (CE) area ex Saint Gobain, il Liceo Scientifico “A. Diaz” in via Ferrara (CE),l’ITIS-LS “F. Giordani” in via Laviano (CE); quest’ultimo sarà anche sede degli Uffici di Presidenza e Segreteria.

Solo presso la sede dell’IPIA in Viale delle Industrie sarà possibile organizzare turni antimeridiani per le classi del biennio.

Gli orari delle lezioni per le classi del Triennio saranno pomeridiane, dalle 14.30 alle 18.30 al Giordani e al Diaz, mentre saranno di mattina all’IPIA San Leucio per i ragazzi del Biennio.

Una accettazione che lascia l’amaro in bocca agli alunni, alle famiglie e ai professori del Buonarroti, da 4 mesi in attesa di decisioni accettabili sul futuro della propria scuola, oggetto di lavori di adeguamento ancora bloccati.

E la ripresa delle attività scolastiche, decisa dopo l’ennesima giornata di protesta, vuole essere un atto di fiducia nei confronti di chi dovrà assumersi le responsabilità della chiusura di una scuola avvenuta senza che ci fosse alcuna progettualità sul futuro scolastico da garantire ai 700 ragazzi che oggi si vedono costretti a barcamenarsi tra orari e scuole mal servite dai mezzi pubblici, disaggio che coinvolge il 70% degli allievi del Buonarroti provenienti da città lontane da Caserta.

La speranza è tutta riposta nel prossimo Tavolo Tecnico che la Prefettura di Caserta ha promesso di convocare a breve, convocando tutti i presidi delle scuole provinciali affinché diano una  disponibilità di aule adeguata al numero dei ragazzi da sistemare. Ad oggi, infatti, sono soltanto 33 le aule fruibili dagli oltre 700 studenti del Buonarroti.