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Caserta – La Regione Campania è pronta a revocare l’autorizzazione amministrativa dell’impianto di trasferenza di rifiuti Ilside di Bellona, nel Casertano, dopo il grave incendio di luglio che ha provocato un vero e proprio disastro ambientale. È emerso dell’audizione tenutasi presso la VII Commissione Ambiente del Consiglio Regionale della Campania presieduta da Gennaro Oliviero, alla presenza del vice presidente della giunta regionale e assessore all’Ambiente, Fulvio Buonavitacola.

È assurdo che si possa ancora consentire di operare a chi ha provocato, negli anni, un danno così ingente per il territorio di Bellona e per l’area circostante“, dice la deputata casertana del Pd Camilla Sgambato, che ha seguito la vicenda sin dalle prime battute, quando a metà luglio divampò il rogo che mandò in fumo una grande quantità di rifiuti di vario genere, tra rifiuti urbani e speciali, anche nocivi; una nube nera invase poi il centro abitato creando parecchi problemi alla popolazione. All’audizione erano presenti anche il sindaco di Bellona Filippo Abbate e i  rappresentanti del comitato civico di Bellona.

L’Assessore regionale all’Ambiente Buonavitacola – spiega la Sgambatoha indicato la soluzione da attuare dopo il vasto rogo dell’impianto di Bellona, dove ancora si registrano fumarole sviluppatesi dalle decine di tonnellate di rifiuti, in particolare plastica, ancora in fase di combustione, depositate lì negli anni senza alcun controllo delle autorità locali“.”All’esito del procedimento di verifica e revoca che la Regione concluderà nei prossimi giorni, in sinergia con l’Arpac ed il settore Bonifiche – prosegue la deputata del Pd – il Comune dovrà senza ulteriori ritardi avviare tutte le procedure in danno e sostitutive rispetto alle inadempienze che si dovessero registrare da parte della proprietà del sito, e porre in essere ogni utile iniziativa per mettere in sicurezza il sito. Subito dopo si attiveranno con l’ausilio della Regione le operazioni di bonifica di un’area finora abbandonata a se stessa, tra ritardi, omissioni e anomalie varie“, conclude Sgambato