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Caserta –  Doveva essere la giornata della possibile destituzione di Vincenzo De Luca da commissario alla sanità della Regione Campania e invece il governatore ha incassato per il momento una nuova vittoria. Dal Governo, sponda 5 Stelle, erano arrivate tante richieste di “mandare a casa” De Luca “per la pessima gestione della sanità in Regione Campania  e per aver deciso di chiudere l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti” , ma dal Consiglio dei Ministri di ieri nessuna decisione in merito è stata presa, anzi, De Luca per ora incassa e colpisce dalla provincia di Caserta dove, durante la visita  all’ospedale di Marcianise, inserita nel piano regionale come Dea di primo livello, ha detto: “Stiamo valutando se querelare la ministra della Salute, Giulia Grillo, secondo cui il Piano Ospedaliero della Regione prevederebbe la chiusura dell’ospedale di Sant’Agata dei Goti (Benevento), cosa assolutamente non vera”.

De Luca è un fiume in piena: “La cosa infame è che a Roma il ministro grillino dice ‘non vi faccio passare nulla se non tagliate’, poi gli uffici regionali in qualche caso sbagliano – come nel caso di Benevento dove sono stati più realisti del re senza dare alla giunta l’informazione compiuta di quello che si faceva – e poi arriviamo sui territori ed esponenti grillini fanno demagogia contro la Regione, questa abitudine mi ha rotto le scatole, è ora di finirla”.

Dopo Marcianise, De Luca si è diretto verso l’Azienda Ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta dove, nel reparto di oncologia, ha ricordato l’attivazione di un moderno front office attrezzato per semplificare o addirittura eliminare del tutto i numerosi passaggi burocratici ai quali il paziente e i familiari devono adempiere per accedere alle cure.

L’attenzione da parte della Regione Campania per la provincia di Caserta non si era mai vista. Non solo nella sanità; abbiamo fatto valorizzare la Reggia di Caserta, siamo intervenuti nel campo ambientale pensando alla depurazione delle acque. Ora completeremo l’iter per rendere balneabile il mare del litorale domizio. Tre anni fa – insiste De Lucaqui a Caserta eravamo in emergenza sulla sanità, tra commissari, Terra dei Fuochi e il marcio dei camorristi. Oggi abbiamo un quadro completamente diverso della realtà casertana. Qui si cammina a testa alta con grande dignità. Merito di tutti quelli che hanno lavorato per migliorare la situazione”.

Il Governatore ricorda i passaggi fondamentali della sua azione da commissario alla sanità: “A Marcianise il DEA primo livello e un grande passo avanti al Sant’Anna di Caserta. Ci sono ancora dei problemi da risolvere: abbiamo qualche sofferenza sul pronto soccorso di Aversa e sul personale. Purtroppo ci sono concorsi in cui medici non partecipano e fino a un anno fa qui avevamo anche il blocco del turn over. A tutto ciò si aggiunge l’irresponsabile decisione del Governo su Quota 100. Medici e primari andranno in pensione e nessuno al Governo ha calcolato tutto ciò”.

Infine, sul Commissariamento attacca i suoi avversari: “L’unica ragione per prolungare ancora il commissariamento della sanità campana è di squadrismo politico. Oggi non c’è più nessuna motivazione a mantenere il commissariamento della sanità, tranne che colpirci perché evidentemente facciamo paura. L’obiettivo è solo impedirci di dire che il lavoro di migliaia di persone ha consentito alla sanità campana di voltare pagina. Facciano quello che vogliono, noi andiamo avanti e non permetteremo a nessuno di fermarci.”