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Caserta – Due poliziotti sono stati circondati e aggrediti, a Caserta, da un gruppo di persone intervenute in difesa di tre ragazzi appena fermati perché trovati a bere e bivaccare dopo le 22, in violazione del coprifuoco.

L’episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri in piazzetta Cavour, a rione Tescione, quartiere popolare di Caserta; in soccorso degli agenti, cui sono stati indirizzati sputi e offese e a cui sono stati rotti divisa, cinturone e addirittura la fondina della pistola, sono intervenute altre volanti dalla Questura di Caserta, e solo con l’arrivo dei rinforzi la situazione è tornata a calma.

Alla fine sono stati arrestati e condotti in carcere, su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, tre persone per i reati di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento di bene della pubblica amministrazione: si tratta di un 18enne diventato maggiorenne a febbraio, del padre 57enne con precedenti e di un 29enne.

Il fatto è avvenuto dopo le 22. Due agenti della Squadra Volante della Questura di Caserta diretta da Luigi Ricciardi hanno fermato tre giovanissimi di età compresa tra i 18 e i 20 anni nei pressi di rione Tescione; i tre bevevano violando il coprifuoco. Alla richiesta degli agenti di dare documenti, i giovani hanno reagito con arroganza, rifiutandosi e chiamando subito parenti e conoscenti in soccorso; in breve dai palazzi circostanti sono arrivate una quindicina di persone, che hanno accerchiato i poliziotti. Alcuni residenti, tra cui il padre di un ragazzo sottoposto a controllo, hanno aggredito gli agenti, buttandoli a terra, strappandogli la divisa, il tutto mentre le altre persone aizzavano gli aggressori, sputavano verso i pubblici ufficiali e li offendevano; ad uno dei due poliziotti è stato strappato il cinturone, e la fondina con la pistola si è rotta. Intanto un’altra persona, che è stata denunciata, ha anche sottratto dei documenti dall’auto degli agenti. Poco dopo sono arrivate sul posto altre quattro volanti che sono riuscite a riportare la calma, ed arrestare gli aggressori più esagitati. Per loro il pm ha usato la mano pesante, disponendo il carcere in virtù delle gravi condotte poste in essere.