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Caserta – Finalmente il Consiglio comunale ha deciso di affrontare il tema scottante delle tariffe cimiteriali. Ricordiamo come la scorsa convocazione dell’Assise fu disertata, con i consiglieri di maggioranza che si erano intrattenuti al bar a prendere un caffè senza degnarsi di entrare nella Sala Consiliare, perché i gruppi fedeli al sindaco Marino non si erano ancora messi d’accordo su come trattare la mozione del consigliere dei Democratici per Caserta, Domenico Maietta: di fronte al rischio di una crisi di maggioranza, quindi, avevano preferito non presentarsi.

Ma veniamo a oggi. Ci sono volute quattro ore di discussione per riportare Maietta e il suo gruppo alla ragione e a non insistere sull’abolizione delle tariffe cimiteriali (stabilite con delibera di Giunta nr. 71/2014 e che prevedono il pagamento di 8 euro a loculo per le congreghe e 15 euro per i privati). Sulla questione si erano espressi anche i revisori dei conti che, in caso di abolizione della tassa, avevano paventato la possibilità del danno erariale. Ad ogni modo, la maggioranza ha mostrato tutte le sue fratture interne anche se alla fine il Pd è riuscito a spuntarla e per il 2018 le tariffe sono confermate mentre saranno riviste a partire dal 2019.

Qual è il bilancio del cimitero? Oggi, in Assise, si è parlato di cifre. Le uscite ammontano a 460mila euro, le entrate dovrebbero essere pari a 380mila euro. In realtà, però, il Comune incassa poco più di 40mila euro.

Com’è possibile che gli introiti ammontino a 40mila euro – chiede il consigliere Ciontoli nel suo intervento – quando nel 2017 ci sono stati circa 700 decessi e, per ognuno di questi, le famiglie provvedono a versare una somma di circa 400 euro? Dove sono questi 280mila euro?“.

Il consigliere Garofalo poco prima aveva parlato di una cifra blu, circa 240mila euro, dati “alle solite ditte che girano nel cimitero” per fare la manutenzione “quando nel cimitero non si può neanche entrare per il degrado e il vergognoso stato di abbandono in cui versa”.

Ma il consigliere più coinvolto dalla vicenda è proprio Antonio Ciontoli, l’esponente del Partito Democratico che spesso si è trovato ad intervenire contro la propria maggioranza. Nello specifico, il consigliere Ciontoli, lo scorso 15 gennaio, in seguito alla pubblicazione da parte del dirigente Francesco Biondi della delibera con la tassa sui loculi, era prontamente intervenuto per evitare l’ennesima gabella richiesta senza dare alcun servizio in cambio. Dopo un confronto con il sindaco Marino, Ciontoli dichiarava che “confermato il sospetto, la delibera n. 71/2014 ha avuto esecuzione dirigenziale e acclarato il disagio complessivo e la necessità di razionalizzare al meglio funzioni e qualità dei servizi nella sacra area, questioni ben note alla amministrazione, (il primo cittadino, ndr) si è impegnato a modificare o ritirare la delibera di giunta del 2014“.

Sono trascorsi quasi 6 mesi e nulla è stato fatto. “Carlo Marino – ha sottolineato in Assise il consigliere – si era impegnato a ritirare la delibera e, invece, oggi siamo ancora qui a discuterne. La situazione di degrado del cimitero è sotto gli occhi di tutti. Non si possono chiedere soldi ai cittadini senza dare servizi, piuttosto ci vado io in prima persona a pulire i viali del camposanto“.

Tirato in ballo anche da noi giornalisti, perché non è la prima volta che Antonio Ciontoli dichiara apertamente il proprio dissenso nei confronti della maggioranza del sindaco Marino, il consigliere pidino ha spiegato: “La politica o meglio l’amministrazione della cosa pubblica, in particolare a livello locale, è frutto della sensibilità e della cultura dei singoli, ciò che non lascia spazio a vincoli di maggioranza né di mandato ma solo di coscienza e di rapporto con la gente ed il territorio. Dico questo in relazione alle tariffe e alle tasse sui loculi. Sul cimitero bisogna metterci mano subito con serietà e rispetto, facendo chiarezza. Ci troviamo in un luogo di culto in cui i tecnicismi devono necessariamente trovare sintesi in quadro complessivo di ripristino della qualità dei servizi, di una migliore assistenza, di rispetto per i defunti e di vicinanza e solidarietà ai fruitori. Qualcosa di molto diverso dalla attuale situazione“, ha concluso Antonio Ciontoli.