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Caserta – È entrato in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri contenente il regolamento per l’istituzione delle Zes, le Zone economiche speciali previste dal Decreto Mezzogiorno. Le Zes – che devono comprendere almeno un’area portuale – vengono istituite dietro presentazione di una proposta da parte delle Regioni meno sviluppate e in transizione, inoltre godono di benefici economici e fiscali per complessivi 206,45 milioni di euro (25 milioni di euro nel 2018, 31,25 milioni di euro nel 2019 e 150,2 milioni di euro nel 2020) provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione programmazione 2014-2020.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm che fissa le regole per le Zone economiche speciali si dota il paese di un nuovo strumento fondamentale per stimolare occupazione e sviluppo”. È il commento di Stefano Graziano, presidente del Pd campano e consigliere regionale, candidato al Senato nel collegio Campania 2. “Nella campagna elettorale delle regionali del 2015 avevo fatto delle zone franche urbane un mio cavallo di battaglia. Oggi quell’obiettivo, grazie al lavoro dei governi Renzi e Gentiloni, si concretezza nelle Zes ed io non posso non essere soddisfatto. La Regione Campania, il governo De Luca, con l’assessore Amedeo Lepore ha fatto un lavoro straordinario per farsi trovare pronta a questa importante scadenza preparando per tempo la propria proposta progettuale”.

Zes – spiega Graziano – significa detassazione agli imprenditori che investono e assumono in determinate aree retroportuali o piattaforme logistiche. Tra queste per la provincia di Caserta ci sono, come spiegato in più occasioni, l’interporto di Marcianise-Maddaloni e l’area Asi Aversa Nord che diventeranno sempre più uno snodo fondamentale per l’economia del Mediterraneo”.