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Caserta – In attesa che l’amministrazione comunale si pronunci sulla proposta di rimodulazione della Ztl di via Gasparri presentata dai commercianti, il dibattito in città s’infiamma. Non convincono le proposte suggerite dalla Confesercenti a nome dei circa 80 commercianti sottoscrittori del documento presentato ieri al tavolo di dibattito presenziato dal presidente provinciale di Confcommercio Enzo Santo, dai delegati Ascom, Tonino Maiello ed Umberto Garbo, e dai rappresentanti dell’amministrazione comunale ossia l’assessore alle Attività Produttive Emiliano Casale, il vicesindaco Franco De Michele, il comandante della polizia municipale Luigi De Simone ed il dirigente Giovanni Natale.

“Senza nulla togliere alle esigenze legittime dei commercianti, che per primi pagano il prezzo di disposizioni discutibili legate al traffico – spiega Francesco Apperti, consigliere comunale di Speranza per Caserta da anni impegnato sul fronte mobilità in città – ritengo che si continui ad affrontare il problema dalla coda, con proposte già sperimentate e fallite in passato”.

Apperti si riferisce alla proposta di eliminare la ZTL nel periodo invernale, mantenendola invece nel periodo estivo,  alla chiusura di corso Trieste solo nei giorni di sabato e domenica o almeno di mantenerla aperta in caso di pioggia, e alla disponibilità dichiarata dai commercianti di finanziare una navetta elettrica che nel fine settimana faccia da spola tra i parcheggi alle porte d’ingresso di Caserta ed il centro.

“Premesso che la soluzione navette si rivelò fallimentare già in epoca Petteruti e Del Gaudiosottolinea Apperti – si continua ad ignorare il fatto che i parcheggi troppo vicini al centro non rendono necessarie le navette. Queste ultime devono essere immaginate per collegare le periferie al centro, copiando quanto avviene con successo in altre città, una su tutte Bari dove i Park end Ride funzionano alla grande. Si tratta di avviare la logica di interscambio tra i parcheggi che, incluso nel prezzo sosta, offrono un servizio di navette che accompagnano i clienti da una parte all’altra del centro città”.

Apperti fa anche notare che quel 40% in meno di vendite dopo l’avvio della Ztl di via Gasparri, così come denunciano i commercianti, è un dato che va rivisto: “Considerato che prima della Ztl via Gasparri era terra di parcheggio selvaggio fin sotto la Reggia, va detto che quel dato di segno negativo era un più determinato da comportamenti illegali e privi di ogni giustificazione civile che, fortunatamente, sono stati eliminati. E poi non sono quei pochi posti auto disponibili in quella zona ad aver potuto determinare una simile differenza tra il prima e il dopo Ztl”.  

Pur sottolineando la piena solidarietà alle esigenze dei commercianti, Apperti aggiunge un dettaglio: “Come mai si continua ad ignorare uno dei dati più antichi e lampanti in città, ossia che i turisti della Reggia, e sono tanti, continuano a non varcare le soglie del nostro centro commerciale a cielo aperto? Forse perché non esiste, ed è a quello che occorre lavorare in sinergia con il Comune e tra i commercianti stessi”.