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“Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso e nessuna libertà si raggiunge senza battaglia”. Inizia così il messaggio che Fabrizio Corona affida ai social dopo la notizia del possibile rischio di tornare in carcere. Il sostituto Procuratore generale Antonio Lamanna, infatti, ha chiesto ai giudici del Tribunale di Sorveglianza di revocargli i domiciliari concessogli per motivi terapeutici nel dicembre del 2019. 

Corona scosso, abbattuto nello sentirsi vittima di un sistema dichiara: “Questo è solo l’inizio. Dott.sa Corti e La Manna, questo è solo l’inizio. Sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna! Chiedo, sennò veramente mi taglio la vita, che venga il Presidente del Tribunale di Sorveglianza a guardare gli atti, diversamente sacrificherò la mia vita”. 

“Quest’anno hai combattuto con tutto te stesso – prosegue l’ex re dei paparazzi sul suo profilo social – e nessuno potrà toglierti ciò che hai conquistato per te stesso. Perdonami se mi sono alterato, comportamento non congruo per uno psicoterapeuta, ma sono ancora capace di tremare di indignazione quando si commette un’ingiustizia. Ti voglio bene e sono fiero di te, degli sforzi che hai fatto, degli errori e sbagli che hai saputo reinterpretare positivamente e, in generale, del processo di cambiamento che hai attivato da quasi due anni.

Un abbraccio sincero Fabrizio. Stai e rimani – conclude Corona – a testa alta perchè non vale la pena soffrire per chi non riesce o non vuole vederti per ciò che stai faticosamente diventando”.