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Napoli –  Nel giorno della commemorazione dei defunti c’era un grande assente al cimitero monumentale di Napoli a poggiare una corona d’alloro sulla tomba di Enrico De Nicola, primo presidente della Repubblica italiana. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris era impegnato in un’intervista ai microfoni di Radio Crc. Al suo posto c’era invece il suo vice, Raffaele Del Giudice.  “Questa giornata – ha dichiarato Del Giuduce – è un dovere verso la memoria dei nostri defunti ed è un momento per ricordare chi ha dato lustro alla città e per non dimenticare le vittime innocenti“.

Il tour delle istituzioni, tra cui il Prefetto Carmela Pagano, l’assessore comunale con delega ai Cimiteri Sardu e i vertici delle forze dell’ordine, tra le tombe è iniziato con la deposizione dei fiori davanti la tomba di Annalisa Durante, vittima innocente della camorra. Poi è stato il turno dei presidenti della Repubblica Leone e De Nicola. Chissà se si sono accorti che proprio dietro il monumento c’è una discarica a cielo aperto. E chissà se hanno fatto un giro nell’antico camposanto e hanno visto tombe distrutte, lapidi in mille pezzi, teschi in bella mostra.

In un momento così importante la città fa quadrato“. Queste le parole di Del Giudice che suonano come una magra consolazione per coloro coloro i quali vorrebbero andare al cimitero e trovare i loro cari senza schivare ossa o lapidi.

Ma la commemorazione dei defunti a Napoli ha avuto un respiro nazionale con le parole del cardinale Crescenzio Sepe. “Tutto ciò che offende la vita come la morte violenta, la morte dovuta al terrorismo e alle tante cause umane è uno spregio della vita che siamo chiamati a vivere“. Con queste parole Sepe ha ricordato le vittime dell’ultimo attentato terroristico a New York arrivando alla chiesa del cimitero di Poggioreale dove ha celebrato la messa in occasione della Giornata in memoria dei defunti. Sepe ha sottolineato il senso del 2 novembre “giornata che dovrebbe educarci e formarci a dare un senso a ciò che facciamo, a evitare tuo ciò che offende la vita”.