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Napoli – L’agguato di camorra in cui è stato ucciso nel pomeriggio il boss Pasquale Angellotti è l’ultimo, e il più cruento, di una serie di episodi analoghi avvenuti a Napoli nelle ultime ore. Gli investigatori sono al lavoro per capire se tutti e quattro i casi avvenuti in questi giorni siano riconducibili alla criminalità organizzata e, eventualmente, se via sia qualche collegamento tra di essi.

Ieri, un giovane di 23 anni è stato gravemente ferito in un agguato scattato nel rione Traiano di Napoli: il giovane è stato ferito da un colpo d’arma da fuoco che l’ha raggiunto alla testa. E’ stato portato nell’Ospedale del Mare dove si trova ricoverato in gravi condizioni. Il 23enne è figlio di uno degli uomini di fiducia di un boss, ma forse in questo caso la camorra non c’entra: non si esclude, infatti, che il tentativo di omicidio sia legato ad una lite per questioni personali. Sempre ieri, nel quartiere di Ponticelli, un pregiudicato di 48 anni è stato gambizzato a pochi metri da una scuola. L’uomo è nipote di un elemento di spicco del clan De Luca Bossa ed è stato colpito in una zona ritenuta sotto il controllo criminale dei rivali del gruppo, i De Micco. Ancora nella zona del rione Traiano, martedì, è stato preso di mira un altro giovanissimo: un 19enne ritenuto dagli investigatori vicino al clan Vigilia. Il ragazzo è stato centrato da un colpo d’arma da fuoco allo zigomo ed è vivo per miracolo.