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Napoli – A 28 anni dalla strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il magistrato Paolo Borsellino insieme a cinque poliziotti della sua scorta, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, si unisce nel ricordo. Postando anche una foto dove è ritratto insieme al fratello minore di Borsellino, Salvatore.

28 anni fa – racconta l’ex Pm – pezzi di Stato, con una strage di Stato eseguita da mafiosi, uccisero il Procuratore Paolo Borsellino e cinque poliziotti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina”.

Paolo Borsellino – spiega Dema – aveva capito che lo Stato stava trattando con cosa nostra dopo la strage di Capaci in cui perse la vita il suo amico di sempre Giovanni Falcone. Borsellino era il più pericoloso ostacolo alla trattativa. Nel maggio di quell’anno consegnai gli scritti del concorso in magistratura, che poi superai. Per me Falcone e Borsellino sono stati fari, punti di riferimento, eroi dai tempi dell’università quando scelsi la passione della magistratura. Ancora oggi quelle stragi inquinano la democrazia malata del nostro Paese.

Ancora oggi – conclude il primo cittadino – una ragion di Stato criminale condiziona la libertà del popolo italiano. Per raggiungere la verità ci vogliono donne e uomini liberi, autonomi, preparati, coraggiosi. Al mio amico Salvatore Borsellino un abbraccio da tutto il popolo napoletano. Fuori la mafia dallo Stato!”.