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Napoli – “Tutti gli uffici presentano carenze di organico, specialmente di personale amministrativo, nonostante l’entrata in servizio di nuovi assistenti giudiziari”. Questo l’allarme lanciato dal presidente della Corte d’Appello di Napoli, Giuseppe de Carolis, nel giorno dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario del Distretto di Napoli. “Si auspica che il Ministero provveda al più presto allo scorrimento della graduatoria e a nuove assunzioni, perché la pianta organica del personale di Corte d’Appello è rimasta invariata nonostante la riforma del giudice primo”. Ancora è allarme per la carenza di magistrati e per i consiglieri di Corte d’Appello: “in mancanza di riforme si può affermare che la Corte non potrà svolgere il propio compito in maniera corretta”.
 
La grande sofferenza è in corte d’Appello che è diventato un imbuto del sistema giudiziario del Distretto “che non è in grado di smaltire in tempi ragionali l’enorme mole di processi che arrivano. La conseguenza è la vanificazione del lavoro svolto perché una volta emessa la sentenza poi il fascicolo si accumula negli armadi”. Nel settore Civile la modifica dell’assetto tabellare ha consentito di dare inizio a una graduale perequazione dei carichi tra tutte le sezione e una generalizzata diminuzione del tempo di attesa di definizione. Nel settore penale la priorità è stata la celebrazione dei processi per omicidio in Corte d’Assise. “Ma anche qui si soffre per la carenza di personale con addirittura ben 15 magistrati in meno che andrebbero a comporre 5 sezioni”. A Napoli Nord è vero allarme: “Un ufficio in perenne sofferenza che anche quest’anno sia nel penale che nel civile ha avuto una sopravvenienza di nuovi procedimenti di circa 40mila fascicoli. La pianta organica è inadeguata e tutti gli allarmi lanciati dal presidente del Tirbunale sono stati inascoltati”