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Napoli – «Auchan ci ha messi alla porta con tre righe di comunicato. Il trattamento che abbiamo ricevuto è una vera vergogna. L’azienda, dopo aver anche usufruito dei contributi statali, ci dà il benservito come se niente fosse. Il tutto dopo anni e anni di lavoro e sacrifici. E adesso 158 dipendenti, più l’indotto, si apprestano a finire in mezzo a una strada». Sotto Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, va in scena il giorno della rabbia.

Dopo la seconda notte in presidio, i lavoratori di Auchan di via Argine, colpiti in massa dal provvedimento di chiusura preannunciato dal colosso francese della grande distribuzione per la fine di aprile, gli ormai quasi ex dipendenti hanno deciso di manifestare anche sotto la sede del Municipio. Il sit-in di protesta sotto palazzo San Giacomo è iniziato poco dopo le 14, in concomitanza con l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’assessore comunale alle Attività produttive Enrico Panino. Le parti sociali hanno ribadito all’esponente della giunta de Magistris la necessità di fare pressione sulla multinazionale affinché i livelli occupazionali siano salvaguardati. Ma la fine del mese è già dietro l’angolo. Per quasi 200 famiglie non c’è più altro tempo da perdere.