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Napoli – “La legge regionale della Campania in materia di riutilizzo sociale dei beni confiscati è ufficialmente linea guida nazionale per l’adozione di provvedimenti normativi regionali nel campo”. Così in una nota congiunta il Presidente della seconda commissione speciale anticamera e beni confiscati, Carmine Mocerino, la vicepresidente Enza Amato ed il segretario Vincenzo Viglione

“Nella mattinata di ieri – riferiscono i consiglieri – si sono conclusi i lavori del Coordinamento Nazionale delle Commissioni ed Osservatori sul contrasto alla criminalità organizzata in merito all’armonizzazione normativa sul tema lotta alla criminalità e sulla corretta gestione dei beni confiscati. Lavori rappresentano l’approfondita sintesi di un lungo e attento confronto sulle diversità con cui le mafie sono presenti nel tessuto sociale ed economico delle varie aree del nostro Paese.

Mocerino, Amato e Viglione spiegano: “Con i colleghi delle omologhe commissioni regionali, partendo dalla nostra legge in materia di gestione di beni confiscai abbiamo elaborato un testo organico capace di guardare alle varie realtà regionali in ottica di sistema al contrasto alla criminalità organizzato che vede nel riutilizzo sociale dei beni confiscati un elemento fondamentale in quanto capace di realizzare un circuito economico sano e alternativo a quello criminale. Un risultato raggiunto anche grazie al confronto continuo e costante che è andato nonostante l’emergenza Covid per arrivare in tempi ragionevoli a una norma di respiro nazionale che può avere un riflesso importantissimo per le tante realtà territoriali che possono trovare nella gestione dei beni confiscati una concreta opportunità di rilancio immediato futuro post Covid. Per questo motivo esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per il lavoro che in questi anni come rappresentanti della nostra commissione regionale anticamorra siamo riusciti a svolgere sempre in sinergia al di là dell’appartenenza politica di ciascuno di noi. Ed è doveroso nell’ambito di questo lavoro il ringraziamento agli specializzandi (inserire il titolo del corso) dell’Università Parthenope con cui la II commissione speciale ha siglato apposito protocollo d’intesa la scorsa estate”.

“Terminiamo il nostro mandato istituzionale con la piena consapevolezza di aver tracciato un solco importante sotto il profilo normativo per la nostra Regione, nel campo del riutilizzo sociale dei beni sottratti alla camorra. Un solco che viene riconosciuto ora anche a livello nazionale. E con l’ulteriore consapevolezza che c’è ancora tanto ancora da fare negli anni a venire possiamo essere soddisfatti anche dell’approvazione, lo scorso lunedì in giunta regionale, del nuovo piano annuale per il riutilizzo dei beni confiscai in Campania previsto dalla legge 3/2018 grazie al quale verranno impegnati 500mila euro per l’anno 2020 e 1,5 milioni di euro per il 2021 per progetti di riqualificazione dei beni confiscati, sviluppo e competitività delle imprese che operano su beni recuperati e altre forme di valorizzazione”, concludono con orgoglio i tre consiglieri.