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San Giuseppe Vesuviano (Na) – Prima le “stese” e poi le bombe. La guerra è aperta. Hanno aspettato che la strada fosse deserta. Poi si sono avvicinanti alla saracinesca di una pizzeria e hanno piazzato sotto un ordigno di una potenza devastante che ha divelto la saracinesca. Quella pizzeria in piazza Garibaldi a San Giuseppe Vesuviano, città in provincia di Napoli, è dei fratelli Gennaro e Sergio Grassia, 28 e 27 anni. Il primo è incensurato, il secondo con piccoli precedenti. I due sono i nipoti di Sergio Grassia, 43 anni, uomo del clan Rinaldi che proprio all’alba di ieri è stato oggetto di un attentato in via Sorrento a San Giovanni a Teduccio dove gli hanno esploso 10 colpi di pistola nei pressi della sua abitazione. La bomba non solo ha danneggiato la saracinesca ma anche due auto nelle vicinanze. La stessa pizzeria fu bersaglio, la notte dell’8 giugno, di 12 colpi di pistola sparati contro la saracinesca. Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di San Giuseppe Vesuviano e del nucleo Investigativo di Torre Annunziata. Il movente è legato alla guerra di camorra in corso nella zona orientale di Napoli tra i Mazzarella e i Rinaldi.