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Napoli –  Molti cercano di mantenere sana l’alimentazione. Mens sana in corpore sano, ed è vero. Anche se spesso si sceglie un determinato regime alimentare tendente alla prevenzione delle malattie, soprattutto il tumore. Ed ecco che il cavolo greco coltivato in Campania, comunemente conosciuta come “Torzella”, possiede delle sbalorditive proprietà naturali. Foglie belle carnose e verdi molto riccie. Una porzione è in grado di soddisfare il fabbisogno di vitamine A e C di un adulto, il 13% di calcio e un buon apporto di potassio ed enzimi digestivi, mineralizzanti, disinfettanti, antibatteriche, e anticancro (protegge dai tumori intestinali.

La torzella è una alimento tutto campano. La sua coltivazione, infatti, avviene soprattutto nella zona di Acerra e Nola con un grande lavoro da parte dei contadini che lo amavano per la povertà alimentare dai grassi ma abbondante di vitamina C, acido folico e potassio. Una storia millenaria quella del cavolo greco che giunge ancora oggi sulle nostre tavole. Una interruzione nella coltivazione avvenne nella seconda metà del novecento con la guerra. Poi il ritrovamento in un orto di Marigliano una piantagione di cavoli greci e da lì l’intuizione di portare avanti un programma orticolo in grado di salvaguardare e valorizzare questa specie.

Nel germoplasma orticolo campano che ha avuto inizio nel 2004 partì l’idea, oggi questo alimento è parte del registro nazionale delle varietà di specie di piante ortive. La sua coltivazione, così come da tradizione, avviene ancora oggi tra Napoli e Caserta, a Nola e ad Acerra.