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Quando si è diffusa la voce, in tanti sono andati allo stand dei ragazzi di Nisida. Perché le storie di riscatto e di speranza piacciono sempre. E così Vomero Chocoland, fiera del cioccolato artigianale, ospita la onlus “Monelli a pasticciare”. Un’iniziativa nata anche dall’idea di Ciro Ferrantino, pasticciere dell’istituto penale minorile. “I ragazzi sono stati contentissimi – racconta lui -, quando si tratta di visibilità hanno sempre entusiasmo“. Nello stand della fiera in area collinare, in corso dal 26 ottobre al 1 novembre, ci sono panettoni e altri prodotti dolciari. Li realizzano i giovanissimi detenuti, nel laboratorio diretto da Ferrantino. “Cerchiamo di trasmettere l’arte della pasticceria a questi ragazzi che sono stati un po’ più sfortunati” spiega. L’idea ha riscosso successo anche a Chocoland. “C’è stata folla tutte le sere” garantisce il pasticciere. Questo aiuta l’attività della onlus. “Lo scopo principale – ricorda Ferrantino – è far vedere che a Nisida si fa qualcosa di buono per questi ragazzi“.

E all’istituto minorile riconduce pure l’intuizione decisiva. Ovvero, portare questo lavoro a Chocoland. L’ha avuta Paolo Pace, poliziotto della Penitenziaria con esperienza ultratrentennale nell’universo dei minori. Pace è anche consigliere della rete Per alla municipalità Vomero-Arenella, con deleghe all’Osservatorio sulle politiche di contrasto al disagio minorile e al Patto Educativo. “Ringrazio gli organizzatori di Vomero Chocoland – afferma – che ci hanno permesso di abbinare a una festa del dolce anche un messaggio sociale, ospitando ‘Monelli a pasticciare’, uno dei tanti progetti che si svolgono a Nisida a favore dei ragazzi entrati nel circuito penale“. L’obiettivo è “insegnare un mestiere a questi ragazzi, veicolando il messaggio che c’è da fare altro anziché venire in giro con i coltelli a commettere atti di violenza”.

La presenza della onlus al Vomero ha la sua potenza simbolica. Il quartiere, da tempo, è teatro di violenze giovanili. Ogni fine settimana, e non solo, si registrano scorribande di babygang. Adesso, invece, “i ‘monelli’ che hanno sbagliato e che stanno cercando di recuperare – dice Pace -, trasmettono agli altri ‘monelli’, quelli che il sabato sera si rendono protagonisti di fatti anche gravi, un messaggio“. Vale a dire: “Buttate i coltelli, sporcatevi le mani, imparate l’arte dei pasticcieri, o comunque imparate che per essere accettati dai vostri amici non c’è bisogno che scendiate con un’arma“. Prima che sia troppo tardi.