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Napoli – “Riaprite le stazioni” così questa mattina si risvegliano i comuni dell’hinterland vesuviano, gravemente danneggiati dalla chiusura di numerose stazioni della Circumvesuviana.

A palesare il disagio sono i responsabili del comitato “Riapriamo la Cirum” che nella notte hanno affisso il manifesto in 4 stazioni inibite ai passeggeri tra i comuni di San Giorgio a Cremano e Torre del Greco. “Non è altro che l’inizio di una lotta popolare che non cesserà finché le nostre richieste non verranno ascoltate” spiegano oggi gli autori del gesto dettato dalla rabbia del mancato servizio offerto.

Già dal 4 maggio l’Ente Autonomo Volturno aveva chiuso l’accesso a numerose stazioni della tratta Napoli-Sorrento, fino ad arrivare alla data del 18 quando si è completato lo sciagurato piano di mobilità negata. Da quella data, ad oggi, sono addirittura 10 le stazioni della storica tratta ferroviaria vesuviana a restare chiuse, tra la rabbia di utenti e pendolari.

Una chiusura che forse già si sarebbe dovuta scongiurare visto il grande afflusso che in estate si registra sulla tratta che porta alla costiera sorrentina. Una situazione che si aggrava ancor di più con l’avvento delle disposizioni anti covid e gli assembramenti registrati quotidianamente nelle stazioni che restano aperte. Dove si concentra ulteriormente la ressa per prendere il treno a causa della chiusura delle altre stazioni.

Se da una parte l’azienda di mobilità chiede di non affollare i treni, dall’altra parte chiude stazioni e non aumenta le corse. Scatenando, manco a dirlo, l’ira di utenti e turisti.
Data di riapertura ancora avvolta nel mistero, con l’Eav che sulle stazioni chiuse regala agli utenti un rasserenante “Saranno adibite fino a contrario avviso”. In pratica lasciandoli in balia dell’incertezza.
Gli utenti, i passeggeri e i lavoratori – spiegano i referenti del comitato riaprite la circum – si sono stancati di subire le conseguenze di tutte le politiche fittizie volte al risparmio, vedere in TV passerelle politiche che esaltano una qualità che ormai questa linea ferroviaria ha perso da decenni e tuttora continua a decadere, tra degrado e malfunzionamenti, mentre in parallelo si annunciano nuovi progetti che non verranno mai completati”.

 

La stazione di Cavalli di Bronzo a San Giorgio a Cremano oggi