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Napoli – Il Comune di Napoli sarà presente ai funerali del giovane ucciso a Mergellina nella notte di domenica. Lo ha riferito il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Sicuramente ci saremo – ha detto – perché è stato un evento che ci ha molto colpiti: una famiglia semplice, un ragazzo che aveva voglia di lavorare e di fare e che purtroppo è stato vittima di un gesto di violenza assolutamente sconsiderato”.

In queste ore ci sono stati contatti tra il Prefetto e il ministero dell’Interno e mi risulta che si stia lavorando su un ulteriore impegno di forze dell’ordine e su nuove modalità operative che riguardano una serie di aree della città: piazza Garibaldi, il lungomare e Mergellina”. Lo ha riferito il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, rispondendo a una domanda relativa agli episodi di violenza giovanile che la notte di domenica hanno causato la morte di un ragazzo proprio nell’area di Mergellina.
Manfredi, nel sottolineare che il tema è stato oggetto ieri della discussione nel Comitato per l’Ordine e la sicurezza, ha detto che “nei prossimi giorni avremo ulteriori incontri per definire meglio”.

Serve un impegno collettivo, non solo delle istituzioni, ma anche della società tutta e delle famiglie”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, tornando sugli episodi di Mergellina dove ha perso la vita un ragazzo. Ed ha aggiunto: “Dobbiamo essere realisti: esiste un problema di violenza tra i giovani e ciò che colpisce è che si scateni per futili motivi arrivando a uccidere. Questo ci deve far riflettere e ritengo che le famiglie debbano essere più presenti perché spesso sono coinvolti ragazzi al di sotto dell’età imputabile che quindi vengono riaffidati alle famiglie stesse che devono svolgere un ruolo determinante”.
Manfredi ha sottolineato che “c’è la necessità di avere una maggiore organizzazione e articolazione dei servizi per avere più agenti in strada così da dare anche una maggiore percezione di sicurezza ai cittadini, ma non ci dobbiamo illudere che solo così si risolva il problema perché questo non basta. Bisogna lavorare – ha proseguito – per rafforzare le agenzie educative, di rafforzare l’associazionismo giovanile che rappresenta un antidoto rispetto a una società più disgregata che vede nei rapporti di prevaricazione una diversa forma di relazione”.