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“Un grande lavoratore. Non si fermava mai”. Lucio ha la voce rotta dal dolore, mentre continua a guardare sul cellulare la pagina Fb del suo collega di Asìa che non c’è più. Come se volesse ritrovarlo in qualche modo così: scorrendo le sue foto. “Era sano come un pesce, come dicono anche le visite mediche che facciamo in azienda. Non ci posso credere”, continua a ripetere. Luigi Ferrara, 61 anni, non ce l’ha fatta.

L’operatore Asìa risultato positivo al Coronavirus e ricoverato nei giorni scorsi in terapia intensiva all’ospedale Cotugno di Napoli, stamattina è deceduto in seguito ad una forte crisi respiratoria. Sposato con figli, era in servizio all’autoparco di Scampia, abitava a Miano. “Un uomo umile”: in tantissimi lo conoscevano e lo ricordano così, soprattutto per il suo grande impegno sul lavoro. Un lavoro essenziale a cui in piena emergenza sanitaria ha continuato a dedicarsi con tutto se stesso fino a quando il Covid-19 non l’ha portato via.

Al dolore ora si aggiunge la paura. “Il problema non sono soltanto le mascherine che scarseggiano – spiegano i suoi colleghi sconvolti -, ma anche la sanificazione dei mezzi, degli spogliatoi,…. Abbiamo paura ogni volta che usciamo per andare a lavorare. Ed ora che Luigi non c’è più la nostra paura è ancora più forte”.  L’amministrazione comunale appena appresa la notizia insieme al presidente dell’Asìa (partecipata che si occupa del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti per il Comune di Napoli) ha fatto sapere che si farà carico di tutte le spese per i funerali del dipendente.

“Siamo sconvolti – dicono il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il vicesindaco Enrico Panini e l’assessore all’Ambiente, Raffaele Del Giudice – sappia la famiglia che non li lasceremo soli e che siamo ben consapevoli che insieme al dolore immenso per questa scomparsa maturerà ben presto la preoccupazione per il loro futuro, in una famiglia monoreddito”. Parole anche per i lavoratori Asìa. “A tutti i dipendenti va un abbraccio forte. State lavorando con coraggio e dignità per questa città. Faremo sempre di più per mettere a disposizione tutto ciò che siamo riusciti a procurare in un mercato in forte emergenza”.

Addolorato anche il consigliere comunale di deMa, Rosario Andreozzi che conosceva bene Luigi. Avevano iniziato a lavorare insieme “dopo anni di battaglie e di lotte, lui in Asìa – racconta – e io in Napoli Servizi. Aveva poco più della mia età, era un mio carissimo amico. Un combattente, una brava persona. Le morti per questo maledetto virus non sono solo numeri, ma persone, vite, storie”. In molti dai social chiedono per stasera “niente canti, né cori dai balconi”, ma un minuto di silenzio o per chi ci crede una preghiera. In ricordo di Luigi.