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Napoli – Ancora un crollo all’interno della Galleria Umberto I, nel cuore del “salotto buono” di Napoli. Intorno all’ora di pranzo alcuni calcinacci si sono staccati da uno dei livelli superiori franando al suolo. L’impatto è stato fortunatamente attutito dalle impalcature installate proprio per ragioni di sicurezza. La galleria, già teatro della drammatica morte del 14enne Salvatore Giordano, ucciso da un fregio precipitato sull’ingresso di via Toledo, ormai da quattro anni è oggetto di un intervento di riqualificazione che sembra non avere fine.
Quanto all’incidente di oggi, per fortuna non si sono registrati feriti. Sul posto, però, sono subito intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale. Eseguiti i primi rilievi tecnici del caso, l’area antistante il negozio di ottica Salmoiraghi e Viganò è stata transennata e interdetta al pubblico. Adesso, come sempre, scatta la caccia al soggetto che dovrà farsi carico della messa in sicurezza della parete. L’episodio finisce intanto per gettare nuove ombre su un intervento di recupero che ormai dal 2014 va avanti a rilento e tra mille intoppi. Sempre più esasperati i commercianti della Galleria Umberto I, i quali non escludono di intraprendere forme di protesta anche clamorose qualora la situazione continuasse a non sbloccarsi. Usa parole di fuoco anche Angelo Pisani, l’avvocato che da quel maledetto pomeriggio di luglio assiste la famiglia di Salvatore Giordano nelle sue battaglie giudiziarie: «Non c’è niente di più vergognoso di un amministrazione comunale e istituzioni che non si vergognano dei ripetuti crolli e pericoli per i suoi abitanti, senza alcun rispetto neanche per la memoria di vittime innocenti come Salvatore Giordano, il cui sacrificio non è servito a nulla».