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No al decreto Caivano, ennesimo spot del governo”: così la Regione Toscana ha votato contro il testo in commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni. “Ho votato contro il decreto Caivano perché è un testo sbagliato e dannoso con cui la destra dimostra ancora una volta il suo approccio securitario”, spiega in un comunicato l’assessore all’Istruzione della Regione Toscana Alessandra Nardini affermando che “è l’ennesima misura spot del governo, che sottrae risorse utili con l’unico obiettivo di fare propaganda”. Al no della Toscana, riferisce la nota di Nardini, si è accompagnato il voto contrario della Campania, espresso dall’assessore Lucia Fortini.
Il decreto – aggiunge Nardini – non è finanziato con risorse strutturali bensì togliendo fondi ad investimenti per la scuola e ad emergenze come l’alluvione in Emilia Romagna”, inoltre “il testo è inefficace e sbagliato anche dal punto di vista pedagogico. Si sceglie, infatti, una scorciatoia tutta mediatica, quella del penale per i genitori che non mandano i figli a scuola, quando si tratta di contesti per lo più impermeabili alla minaccia di sanzioni, talvolta persino dove i genitori sono già in prigione. Ma il Governo sa di cosa parla?”.
L’assessora Nardini sottolinea anche i molti dubbi che i percorsi di rieducazione dei minori previsti sollevano nonché l’assenza di programmazione di percorsi didattici ed educativi e di azioni straordinarie di prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico. “Il governo sceglie di non intervenire sulle cause sociali e sulle povertà economiche ed educative che generano situazioni come accaduto a Caivano – conclude Nardini – e decide di non puntare sul valore educativo della scuola che a nostro avviso è la strada maestra”.

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