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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto a Castel Volturno in occasione della conferenza stampa di presentazione del ritiro in Trentino. Gli azzurri, per il 13esimo anno consecutivo, ripartiranno nella prossima stagione da Dimaro-Folgarida, Val di Sole. Per la prima volta da Campioni d’Italia: “Noi siamo qui per parlare del prossimo ritiro, con tante novità. Parleremo solo del Trentino e del ritiro, di calcio parleremo più in là. Abbiamo una partita importante contro l’Inter e quindi ci saranno le solite conferenze. Oggi si parla del Trentino. Lo dico, altrimenti mi alzo e me ne vado, cosa che non voglio fare per rispetto dei nostri ospiti”.
 
Il patron presenta per la prima volta ai giornalisti sua figlia, Valentina De Laurentiis, che lavora nel settore marketing: “Quando ho deciso di andare autonomamente con lo sponsor tecnico, chiedendo a Giorgio Armani se ci pregiava di avere il suo marchio, lei è diventata una colonna ormai della nostra società perché siamo partiti in un momento molto difficile del Covid, un momento in cui decisi a febbraio di sciogliere il contratto con Robe di Kappa ed iniziai subito a far disegnare ad Armani ed a mia figlia la nuova collezione. Grazie a mia figlia ed al suo staff siamo riusciti a partire subito con questa nuova iniziativa dello sponsor tecnico. Tutti si sono messi a disposizione. E’ diventato un asset molto importante per la nostra società. Siamo veramente una bomba, degli innovatori, gente capace di fare impresa”.
 
Il presidente lancia un messaggio solidale nei confronti delle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna: “Esprimiamo la nostra vicinanza per i disastri che ha subito l’Emilia-Romagna, il ravennate e la zona sottostante. Oggi, mentre facevo ginnastica, vedevo i Tg che lanciavano immagini terrificanti. I morti stanno aumentando. Io dico che ci dobbiamo abituare a questi cambiamenti climatici. Paghiamo l’inadeguatezza di poter sostenere certe situazioni a cui non siamo abituati. Ai Sindaci, al presidente della Regione ed a tutte le popolazioni siamo vicinissimi e attraverso la Lega spero che troveremo una linea comune di appoggio. Ma se non ci dovesse essere, il Napoli farà la sua parte”.

Dal Sindaco di Dimaro-Folgarida, i complimenti alla società presieduta da ADL, che risponde così: “I sogni sono belli perché ci ripagano dalle delusioni della vita, che ogni tanto di presenta il conto. Sono una panacea. Hanno un riflesso soprattutto sociale che è fondamentale”.

A Dimaro verranno presentate le maglie con lo Scudetto? Risponde Valentina De Laurentiis: “Durante il ritiro ci saranno alcune presentazioni, ci saranno sorprese ma non resterete a bocca asciutta. Ci saranno le consuete tre maglie, poi ci sarà Halloween e stiamo valutando altri progetti. Avremo delle novità, che non saranno renne e slitte. Però sono maglie che sono piaciute, perché i numeri non mentono”.
 
Si prova a strappare qualche anticipazione al presidente De Laurentiis, magari sulla presenza o meno di qualche calciatore sui manifesti pubblicitari, ma il patron è abile a sviare: “La gatta, per andare di fretta, fece i figli cechi. Ogni anno, nei miei quasi 19 anni, abbiamo sempre fatto dei cambi e degli aggiustamenti, come l’anno scorso, quando dissi che ci saremmo impegnati per vincere il campionato, dopo aver mandato via quei geni. E’ doveroso pensare di fare di più. Siccome sono uno che si è sempre divertito nella competitività, nella competizione, è chiaro che adesso noi dovremo cominciare a pensare al mercato nel nostro primo giorno di un futuro che ci auguriamo essere sempre più azzurro. I nostri scout hanno già individuato degli elementi, perché ogni anno c’è sempre stato qualcuno che va e che viene. Penso che dopo la prima settimana di Dimaro possiamo incontrarci per dare delle prime risposte. Anche quando sono tornato in Trentino a sciare, di recente, c’era un manifesto un pò vecchio, anche un pò sbiadito, ma non mi sono meravigliato”.
 
E’ molto importante evitare le tournée, concetto rimarcato sia da Meret che da De Laurentiis: “Conoscere già le strutture e i luoghi dove si va a lavorare sicuramente ti aiuta di più e ti aiuta a lavorare meglio. Non fare grandi spostamenti e tournée penso sia un’altra cosa positiva perché ci permette di lavorare, di riposare e di concentrarci con la giusta forza ed il giusto sacrificio in allenamenti molto intensi”.
 

Sulla cena di venerdì scorso con Spalletti, il contenuto resta top-secret: “La cena di venerdì scorso è stata una cena dell’amicizia, del ringraziamento e del buon umore”.

Il presidente De Laurentiis svia ogni argomento sul futuro, ricordando i preparativi per a festa Scudetto: “Ad un certo punto era diventato quasi un giallo. Sapevamo che avremmo vinto lo Scudetto, ma quando? Pendavamo anche dalle labbra di altre partite. Poi siamo andati ad Udine e mi viene l’idea di festeggiare con i tifosi chiedendo il permesso alla Lega ed a DAZN di far vedere la partita allo stadio e sono venuti in 54mila per una esperienza meravigliosa. Ed anche lì avrei potuto farmi riprendere mentre mi collegavo con lo spogliatoio mentre stavano festeggiando, facendo i complimenti in diretta. Mi sono detto, però, che questo era un momento loro, dei ragazzi e dello spogliatoio, ed è giusto che sia stato così. Poi contro la Fiorentina abbiamo fatto una manifestazione dove sono arrivati i complimenti dall’estero da un sacco di persone”.
 
De Laurentiis rivela qualche dettaglio in vista delle celebrazioni del 4 giugno. Ha chiesto anche la presenza di Fiorello con il suo show Viva Rai 2: “Ora mi sto spaccando la schiena per fare le premiazioni ai calciatori il 4 giugno, alle ore 19. Si è sempre detto il 4, non so perché qualcuno abbia detto il 3 o il 2. Monterò un palco da 500 metri quadrati, non è roba da poco. Metterò una decina di maxi-schermi, molto più grandi rispetto a quelli visti con l’Udinese. Dopo la consegna dello Scudetto partirà una celebrazione canora, coinvolgendo Spalletti ed i calciatori, andando avanti fino a mezzanotte. E stamattina mi è venuta una idea, ho chiamato Fiorello, che mi vuoi sempre da te, e gli ho chiesto di andare in diretta dalla mezzanotte ed un minuto di lunedì con il programma allo stadio Maradona. Probabilmente mi dirà di no, vediamo”.
 
“Meret ha detto una cosa importante – ha detto De Laurentiis – ecco perché a noi piace andare in Trentino. Abbiamo ricevuto tanti inviti, dove ci offrivano soldi, aerei ed io, invece, ho costretto, pagandole, delle squadre di calcio straniere a venire a giocare delle partite amichevoli dove eravamo in ritiro. Ho sbagliato una sola volta, andando a Miami e Detroit con Charlie Stellitano. Non mi faccio più fregare, perché andammo a giocare in uno stadio da 101mila posti a Detroit e c’erano solo 30mila spettatori”.