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Napoli – “Qui se fa il botto a noi non resta nulla”. Ora i capibastone Pd tremano. Un’armata Brancaleone alle spalle, una ventina di liste in campo, fughe dal centrodestra per approdare sulle spiagge dello sceriffo.

E, pur di entrare nella sua coalizione vincente, cambi di casacca che lasciano senza parole, peggio delle tute alla zuava dei runners. Giusto per dirla con una delle tante frasi coniate dal Governatore diventate virali. Amato dalla pantera nera Naomi Campbell fino al dinosauro Mastella passando per la Balena bianca della Dc, ora la serpe Vincenzo De Luca ce l’ha in casa: nel Pd. Quello stesso Pd che non l’avrebbe mai voluto candidato alla Regione Campania per la seconda volta. E che povero di leader da sempre non ha potuto fare altro che aggrapparsi alla ricchezza di like, visualizzazioni e boom di popolarità del Governatore, conquistati in tempi di pandemia.

Regionali alle porte, i capibastone e dirigenti dem ora temono di finire in un angolo. Da sempre uomo solo al comando, col sassolino nella scarpa di un Pd che l’ha osteggiato fino all’ultimo, salvo poi tornare nella Canossa salernitana, De Luca sta diventando troppo forte. “Rischiamo sì, rischiamo di non avere più voce anche se rieletti” confessa uno dei big dem. Di qui l’ordine: arginare il Governatore.

A tutti i costi, giocando su due tavoli. Quello della riconferma per garantirsi ovviamente la poltrona e quello per indebolirlo. Così in questi giorni si riempiono di appuntamenti le agendine anche degli uomini di deMa con alcuni dirigenti e big dem. Il dialogo tra Pd e de Magistris si ripete. Come ai tempi di quel vecchio feeling tra il sindaco e il consigliere regionale Gianluca Daniele. O come in città metropolitana con il patto tra il sindaco e il partito – con tanto di deleghe – che si dice sia targato Mario Casillo, il capogruppo regionale Pd che nei Comuni della provincia ha le sue roccaforti. Mentre si racconta di un misterioso incontro tra il fratello del sindaco Claudio de Magistris e il segretario metropolitano Pd Marco Sarracino avvenuto nei giorni scorsi, nei prossimi de Magistris potrebbe finalmente essere ricevuto da Nicola Zingaretti.

Tra una settimana l’ex pm scioglierà la riserva sulla candidatura alla Regione Campania, ma che sia in campo o meno in prima persona quello che preme a parte dei dem ora è riuscire a creare un fronte d’opposizione vicino a loro e non al Governatore così da poterlo, al momento opportuno e quando necessario, ridimensionare.