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NAPOLI – Un lungo post contro le “devianze” individuate dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. E’ quello che ha firmato l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli Luca Trapanese, primo single ad adottare in Italia una bimba con sindrome di Down e autore tra l’altro del romanzo “Le nostre imperfezioni” culturalmente agli antipodi della visione della leader politica che i sondaggi danno come favorita nella corsa a diventare il prossimo premier.

“Cara Giorgia Meloni – ha scritto Trapanese – il suo post sulle devianze è già di per sè deviante perché confonde comportamenti antisociali e illeciti con problemi di natura patologica mettendo insieme vittime e carnefici”.

“Una persona obesa non può e non deve essere associata a chi delinque. Mi sento in dovere, non solo per il mio ruolo istituzionale e professionale, ma anche per la mia esperienza di vita, di difendere e proteggere questi giovani fragili, non certo deviati, ma che soffrono di patologie che molto spesso li rendono infelici ed in condizioni di profonda solitudine”.

“Espressioni che pesano come macigni e che feriscono, mi auguro involontariamente, persone di per sé già fragili. Le baby gang, il bullismo, il cyberbullismo sono forme di devianza che devono essere contrastate e nello stesso tempo prevenute attraverso azioni di formazione, informazione e sensibilizzazione anche e soprattutto sui social affinché non vengano usati impropriamente”.

“Per questo, le propongo di cambiare il punto di vista della questione: devianti non sono le persone ma i numerosi modelli di “perfezione” (irraggiungibile) che inducono all’anoressia e alla bulimia e che stanno rendendo i nostri giovani infelici a vita. Chi soffre di disturbi alimentari è una persona malata e come tale richiede rispetto, cura e assistenza. Questo manca! Un giovane che fa uso di droghe è debole, solo, poco strutturato, dimenticato e isolato dalla società”.

“Piuttosto che fare liste di proscrizioni mettendo impropriamente insieme vittime e carnefici – conclude Trapanese – sarebbe utile programmare azioni concrete di prevenzione e di contrasto contro le devianze minorili e garantire davvero assistenza e cura ai giovani fragili e alle loro famiglie, troppo spesso lasciate sole con problemi immensi, che pertanto meritano solo rispetto e attenzione soprattutto dalle istituzioni”.