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Quello che è avvenuto a Caivano, e ora a Catania, è la punta di un iceberg. Ci sono al Sud, ma anche al Nord, tante aree in cui sono ammassate povertà sociali che alimentano le povertà educative alla base di queste violenze. Noi facciamo finta di non vedere, di credere che sia un’emergenza limitata solo a pochi e sporadici quartieri. Così ci mettiamo la coscienza a posto”. Così, in un’intervista a Quotidiano Nazionale, don Maurizio Patriciello, il parroco della chiesa di San Paolo Apostolo al Parco Verde di Caivano.
Se siamo ancora qui a raccontare casi di violenza brutale, di stupri commessi da minorenni, beh allora vuol dire che noi adulti abbiamo sbagliato, abbiamo deciso di non educare”, sottolinea il parroco.
Tutto ciò che riguarda i minorenni – afferma don Patriciello – chiama in causa gli adulti, sono loro che devono per primi farsi l’esame di coscienza e domandarsi cosa hanno seminato in questi anni, che cosa hanno insegnato e quale esempio hanno dato”.