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Campobasso – Tre persone indiziate di essere legate al clan camorristico Sautto-Ciccarelli sono state arrestate questa mattina nell’ambito di un’inchiesta partita dalla Procura di Campobasso perché sarebbero responsabili di reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso e dall’uso di armi e di un giro di spaccio di cocaina in Molise.

Le misure cautelari in carcere sono state eseguite a Napoli e provincia dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri del capoluogo molisano. L’indagine che ha portato agli sviluppi di questa mattina è scaturita dall’inchiesta ‘Piazza Pulita’ che due anni fa portò all’esecuzione di 39 misure cautelari (con diverse condanne già definite in primo grado). Alcuni mesi dopo quel blitz, che avvenne soprattutto nell’area matesina, il capo di uno dei gruppi malavitosi coinvolti ha deciso di collaborare con la giustizia fornendo molte informazioni sui traffici di droga in Molise. E’ stato dunque ulteriormente confermato quanto era già emerso dalle precedenti indagini: esponenti della Camorra avevano portato a Bojano (Campobasso) importanti quantitativi di cocaina e hashish poi rivenduti sul mercato locale. Con la nuova inchiesta ora sono emersi ulteriori episodi criminali sempre legati alla presenza in regione di soggetti vicini al clan Sautto-Ciccarelli. Questi ultimi, approfittando della fama criminale del clan, si muovevano in gruppo e armati e hanno indotto la persona divenuta poi collaboratore di giustizia a rifornirsi da loro di droga anche attraverso delle estorsioni. In quest’ultima fase sono stati 5 i chili di cocaina movimentati tra Bojano e dintorni in 8 mesi con un giro di affari di mezzo milione di euro. I dettagli dell’operazione sono stati forniti dal procuratore di Campobasso Nicola D’Angelo e dai vertici locali di Carabinieri e Guardia di Finanza nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede del comando provinciale dell’Arma stamattina a Campobasso.