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“Oggi più che mai l’unità del centrodestra è fondamentale per liberare Napoli dal malgoverno delle sinistre. La città merita di più. Invito gli amici di Fi e Fdi a confrontarci di persona con quel grande senso di responsabilità e di amore per i nostri territori, che ci accomuna”. Lo dichiara il deputato europeo e segretario regionale della Lega Salvini Premier in Campania, Valentino Grant, sottolineando che “è necessario anteporre gli interessi dei partiti al buon governo per Napoli, che solo il centrodestra unito è in grado di garantire, così come accade in tantissimi Comuni e Regioni d’Italia”. “Liberiamo insieme Napoli – aggiunge Grant – lo dobbiamo ai napoletani, perchè saremo responsabili soprattutto per quello che non faremo per la città”. “Ribadiamo la nostra volontà a lavorare alacremente per l’unità del centrodestra, una scelta di buonsenso per Napoli, che possa partire dal candidato sindaco Catello Maresca, personalità di spessore e soprattutto molto amato dai napoletani, perchè da sempre è dalla loro parte per combattere contro il malaffare, ma anche per aiutare tanti giovani a cambiare il senso di marcia, imparando a rispettare le regole”. “E’ tempo di costruire ponti, soprattutto per tanti cittadini onesti che chiedono che ci sia un tangibile cambio di passo, che solo il centrodestra unito più assicurare”, conclude il segretario regionale.

Di contro invece c’è l’appello di Catello Maresca: Trenta anni di immobilismo nella vita di una grande metropoli sono un’eternità. Così Napoli è stata condannata all’irrilevanza. Ma come possiamo noi napoletani consentire che la nostra città, la nostra Napoli, che ha sempre avuto un ruolo vitale nella storia dell’Occidente anche come ponte culturale ed ideale con altre civiltà dell’altra sponda del Mediterraneo, sia oggi conosciuta come la città di Gomorra, della camorra, della disoccupazione, della monnezza e di altri luoghi comuni? Come possiamo noi assistere inermi mentre uccidono il futuro nostro e dei nostri figli che a migliaia lasciano Napoli per inseguire altrove i loro sogni, per coltivare altrove le loro ambizioni o anche solo per non voler vivere in un contesto che non amano più?

La mia candidatura a sindaco di Napoli è nata per provare ad unire quanti vorrebbero cambiare questo racconto di inesorabile ed ineluttabile declino. Mi candido per amore di Napoli, vorrei poter fare qualcosa di vero e serio per la città che amo. Non sono un uomo solo, c’è al mio fianco una squadra di persone che hanno il mio stesso sogno che credo sia il sogno di molti di noi: cambiare Napoli, riportarla dove era, protagonista in Italia e nel mondo.

Chi vuole che Napoli rimanga così com’è ci ha già calato da Roma il suo candidato. Non è una cattiva persona ma non è autonomo, dovrà rispondere ai desiderata e agli ordini dei partiti romani che l’hanno imposto. Ed asseconderà la solita storia, già scritta, già vista negli ultimi 30 anni.

Napoli non ha bisogno di questo teatrino dei partiti, dei minuetti dei politici che dopo averla distrutta questa città oggi addirittura si candidano a ricostruirla. Siano davvero al teatro dell’assurdo. E allora il tempo davvero stringe.

La corazzata della sinistra di potere è già al lavoro per bloccare ogni tentativo di cambiare. In queste settimane di campagna elettorale, ovunque incontro cittadini che chiedono risposte e desiderano vicinanza e coerenza da parte delle istituzioni. Non è questo il momento delle divisioni, dei pregiudizi ideologici, delle prese di posizione personali che nulla hanno a che vedere col futuro di Napoli.

Il nostro progetto civico è inclusivo e vuole spazzare via 30 anni di immobilismo ed affarismi lobbistici ai danni dei napoletani. È per questo motivo che invito tutti i partiti interessati, tutte le associazioni che hanno dimostrato interesse su questo progetto ad un confronto serio su metodo e programma. Il collante della squadra di governo che immagino è il Progetto per Cambiare Napoli. Napoli ha bisogno di costruttori, non di distruttori che facciano il gioco della sinistra.