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Napoli – I dubbi e le perplessità estive sono solo un lontano ricordo, scacciate anche grazie alle giocate e ai dribbling di un 21enne arrivato in punta di piedi dalla Georgia. Khvicha Kvaratskhelia ci ha messo poco a entrare nel cuore dei tifosi del Napoli, non solo per quanto fatto vedere sul rettangolo da gioco, ma anche per un atteggiamento e un comportamento che ormai sono merce rara per un ragazzo della sua età. La società partenopea ha scommesso sull’intero pacchetto e ha vinto. Simbolo del nuovo Napoli targato Spalletti, Kvaratskhelia si è aperto e raccontato in una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport.

Voto al NapoliFacile: 10. E’ una squadra piena di giocatori molto forti, molto bravi: se continuiamo così, possiamo anche arrivare più in alto di quanto pensino tutti.

VittoriePer me ogni titolo, ogni vittoria è un sogno: ad Amsterdam come al Maradona è stato magnifico, ma dobbiamo lavorare ancora tanto. Sempre. Di più.

CrescitaSto lavorando molto per migliorare e voglio lavorare anche di più perché devo ancora imparare tante cose. Però una cosa è certa: voglio arrivare in alto.

SoprannomeNon lo so, davvero, non ci penso e neanche voglio pensarci. Non è possibile: Maradona è troppo grande, troppo tutto. Mi va benissimo il mio: Kvara.

UmiltàMe l’hanno trasmessa i miei genitori, sono cresciuto così: non mi piace chi esagera e chi parla troppo. Io so soltanto che devo fare del mio meglio e poi la gente giudicherà se sarò stato bravo oppure no.

SpallettiE’ veramente un grande allenatore. Molto, molto bravo: mi guarda da fuori e mi dice cosa sto facendo nella maniera giusta e cosa sto sbagliando. Mi fa migliorare. E’ un maestro.

ObiettiviLo scudetto è un sogno, certo. Gli ottavi, a questo punto, un obiettivo.

BestNon faccio troppo caso a queste cose e tra l’altro credo che sia molto difficile arrivare a questi livelli. Diciamo che io voglio arrivare al mio livello: sto lavorando per me stesso. Per essere Kvara.

IdoloCristiano Ronaldo. Anche se il mio primo amore è stato Guti del Real Madrid. Quando giocavo con gli amici a Tbilisi, la mia città, indossavamo magliette bianche: io, dietro, scrivevo il suo nome.

Serie ACi sono tante squadre forti, di altissimo livello, e per questo sarà dura: Milan, Inter, Juve, Lazio, Roma, Atalanta, Fiorentina. Anche l’Udinese ha cominciato la stagione alla grande.

Napoli Vivo nei pressi del centro sportivo e tra mille impegni non ho ancora avuto il tempo di visitarla come vorrei, ma per quello che ho visto mi piace tanto: è accogliente, ti riempie d’affetto e i tifosi e la gente in genere sono straordinari. E’ proprio come me l’avevano raccontata. Qui sono pazzi per il calcio, un amore infinito. E poi a Napoli ha giocato Maradona. Maradona: lo amano tutti, ne parlano tutti. E’ ovunque.