- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Sulla vicenda delle Municipalità di Napoli – ancora prive delle rispettive giunte – interviene l’avvocato Giuseppe Fortunato, difensore civico in Regione Campania, chiedendo l’intervento del prefetto per “garantire trasparenza istituzionale“.

Nei giorni scorsi il Tar Campania aveva accolto il ricorso del Comune contro il decreto del difensore civico regionale per la nomina di un commissario ad acta per procedere alla costituzione delle Giunte delle 10 Municipalità ancora non costituite a sei mesi dal voto. “Il mio decreto di commissariamento non è stato annullato dal Tar – precisa Fortunatoma soltanto sospeso su istanza del Comune, in attesa di udienza cautelare collegiale. Non si è dubitato dell’obbligo dell’ente né della generale sussistenza dei poteri sostitutivi. Non avendo ancora il Comune di Napoli adempiuto, ho annullato ora io il decreto di commissariamento ad acta, avente scopo cooperativo, per adottare atti più incisivi“.

Nella provincia di Napoli sei Consigli comunali – ricorda – sono stati sciolti o in via di scioglimento per infiltrazioni camorristiche nelle pubbliche amministrazioni, altri tre Consigli comunali sono in osservazione e nella città di Napoli si sono verificate, come risulta, molteplici occupazioni abusive da parte della camorra e 45 episodi di grave entità. La camorra che opera nelle pubbliche amministrazioni si sta assembrando in Napoli, trovando Municipalità senza gli obbligatori organi collegiali esecutivi. Il sindaco di Napoli, come era da tempo suo dovere, fissi subito ai Presidenti di Municipalità il termine perentorio breve, come indica la normativa, termine assurdamente ancora non fissato“.

I Presidenti delle Municipalità – sottolinea – eletti dal corpo elettorale, provvedano ora senza indugio, stante la responsabilità di nomine altamente fiduciarie e improrogabili. Non si protragga più il gioco di promesse, veti, condizionamenti sulle improrogabili determinazioni fiduciarie dei Presidenti di Municipalità e si copra subito il pernicioso vuoto istituzionale. Non essendo il Comune di Napoli ancora in grado di provvedere nonostante gli atti di questo Difensore Civico, ho dovuto chiedere al Prefetto di accertare le gravi violazioni per provvedimenti di spettanza, ivi compreso rimozione di amministratori o scioglimento per la protratta paralisi. Ho informato la Procura della Repubblica e il Questore di Napoli“.