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Napoli – Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di Sky Sport, dopo il successo del suo Napoli per 1-0 contro il Genoa nel posticipo della ventinovesima giornata di Serie A

Vittoria Genoa –Non ci importava niente della Juventus, ma del fatto che non avevamo vinto per due partite e non eravamo abituati a questi numeri. Sapevamo che il Genoa è una delle prime quattro-cinque squadre in Europa come difesa esterna. Non è stata facile. Abbiamo fatto tanto a fare gol, due pali e un salvataggio sulla linea. Loro di solito in trasferta concedono meno”.

Napoli meno brillante – “Siamo la squadra che corre di più, ha più accelerazioni e ha più corse ad alta velocità del campionato. Se non sembravamo brillanti è perché gli altri chiudevano gli spazi. Ci fa piacere essere tornati alla vittoria ed essere la squadra che tiene testa alla Juventus, un club che vince il campionato da sei anni consecutivi”.

La classifica fa effetto? “Sì, perché non siamo più primi. Non vedo tensione nei miei giocatori. Oggi abbiamo avuto un vantaggio perché siamo scesi in campo dopo la Juventus che non aveva vinto, però nel 90% dei casi è stato uno svantaggio perché loro vincono quasi sempre e quindi mettono pressione su di noi”.

Scudetto – “Fosse per me andremmo fino al palazzo a prendere il potere, ma non è così semplice. Lottare contro una squadra come quella è un onore, noi cercheremo di fare il meglio possibile.”

 
 

 

” Le ultime giornate sono sempre difficili, per questo sono felice per la vittoria. Ci permette di continuare fino alla fine. Era una partita difficile, tosta. La Juventus? Noi vogliamo provarci fino alla fine, conosciamo la loro forza e continuiamo a lavorare per competere con loro. Per vincere lo scudetto dobbiamo vincere 9 partite, è l’unica possibilità che abbiamo. Dopo la sosta andremo fuori casa con il Sassuolo, contro una squadra impegnata nella lotta salvezza. Ma noi continuiamo a migliorare. La Juventus vince il campionato da sei anni, per stare al loro passo bisogna avere tantissima fame di vittoria e tantissimi punti. Noi siamo gli unici che riescono a competere con loro e questo dimostra il grande valore del nostro lavoro.”