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Napoli – Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, risponde alle critiche sollevate sui social per le luminarie natalizie dedicate a Massimo Troisi. L’amministrazione comunale ha installato delle illuminazioni con frasi celebri di Troisi. A far discutere, una delle frasi dell’immenso artista sangiorgese,  “Io non sono napoletano, sono di San Giorgio a Cremano.

“La polemica sulla frase di Massimo Troisi”, dice Zinno, “la prima che è stata installata in città, è stata chiaramente fraintesa e da qualcuno strumentalizzata. La frase è un opera artistica che riporta  quanto detto in una trasmissione Rai da Massimo Troisi: <Io non sono napoletano, sono nato a San Giorgio a Cremano!>, riprendendo tra l’altro la celebre Sofia Loren che aveva detto a sua volta, in un’intervista: <Io non sono italiana, io sono napoletana!>.

“Oggi quella frase”, aggiunge il sindaco di San Giorgio a Cremano, “divenuta un’installazione artistica, con l’intento di trasmettere il senso di appartenenza alla nostra città, e non di escluderne la napoletanità, è divenuta oggetto di discussione, avvicinando persino al leghismo una città che ha dimostrato anno dopo anno il suo forte legame con il Sud è la sua storia”.

“Come si fa a definire leghista”, argomenta Zinno, “una città che ha fatto dell’inclusione uno dei suoi punti fermi e che ha rivendicato l’orgoglio meridionalista, scrivendo perfino al Presidente della Repubblica su quanto è stato sottratto al Sud?  Per fortuna leggo che in molti hanno risposto a questa polemica, criticandola in quanto tale e comprendendo perfettamente che nè San Giorgio a Cremano, nè Massimo Troisi abbiano mai pensato di attaccare Napoli, la sua terra, i suoi abitanti. Con la ditta che domani subentrerà nelle istallazioni delle luminarie”, prosegue Zinno, “stiamo studiando una soluzione per far comprendere anche a chi non legge i giornali o non conosce Massimo Troisi il significato della scritta rendendola quindi a tutto comprensibile nel suo senso reale: amare il proprio territorio qualunque esso sia senza creare inutili barriere”.