- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – Raptus di follia in corsia all’Ospedale del Mare a Napoli nel primo pomeriggio della vigilia di Natale. Un infermiere ha improvvisamente colpito con un forte pugno in pieno volto un suo collega.

La vittima, caduta a terra per il colpo improvviso, è stata refertata e sottoposta a indagini Tac e a un breve ricovero in Osservazione per escludere conseguenze neurologiche e altri danni. L’aggressore invece ha continuato a lavorare fino alla fine del turno e poi è stato costretto in malattia per sette giorni dal responsabile del reparto. A raccontare la vicenda è “Il Mattino”.

La direzione strategica della Asl Napoli 1 Centro è stata informata dei fatti e si è subito attivata per indagare sull’accaduto. Ma dalle prime indagini non è emerso il motivo dell’aggressione, ne risultano vecchie contese tra i due colleghi. Prende piede quindi la strada psichica, visto il forte stato di alterazione emotiva dell’aggressore subito dopo aver inferto il colpo al collega. Si tratterebbe, secondo quanto riportato da “Il Mattino” quindi di un caso di “bornout”: termine inglese che indica lo stress provato a lavoro che determina un logorio psicofisico ed emotivo. Stress lavorativo che, in una corsia di pronto soccorso, è molto elevato visto le condizioni estreme in cui si lavora, tra turni lunghi, interventi da fare in frazioni di secondi che possono decidere tra la vita e la morte e l’alto grado di responsabilità.