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La commissione Politiche Urbane, presieduta da Eleonora de Majo, ha oggi incontrato nuovamente, dopo la riunione dell’ottobre scorso, gli esponenti della 6a Municipalità, su sollecitazione della commissione urbanistica della stessa Municipalità, per un aggiornamento sui Piani Urbanistici Attuativi in corso nella zona Orientale.

Il dirigente del servizio Pianificazione urbanistica esecutiva, Massimo Santoro, ha illustrato nel dettaglio l’insieme dei Piani Urbanistici Attuativi che interessano la zona Orientale: si tratta di proposte di trasformazione di parti del territorio avanzate da soggetti privati che si impegnano a realizzare una quota di opere e attrezzature pubbliche, dalle strade alle scuole, alle aree verdi, agli impianti sportivi, secondo standard di legge parametrati al numero di abitanti e sottoposti alla valutazione del Comune che, nel rapporto con le Municipalità, le definisce in rapporto ai bisogni delle comunità interessate. Nella zona Orientale – alla quale appartengono i territori della 6a e 4a Municipalità, i PUA sono 21; tra questi, 10 sono stati approvati, 3 sono stati adottati, 8 sono in istruttoria. Tra questi ultimi, c’è quello più importante per estensione e importanza dal punto di vista della trasformazione urbana, ed è quello che riguarda l’area dell’ex Q8, un’area di 1 milione di metri quadri, nella quale sono iniziate le operazioni di bonifica trattandosi di un sito di deindustrializzazione di interesse nazionale ambientale.

I consiglieri della 6a Municipalità che sono intervenuti hanno: sollecitato una riflessione sui Programmi di Recupero Urbano che, a differenza dei PUA, destinano risorse pubbliche alla rigenerazione urbana di territori degradati; dei 9 sub ambiti previsti nel PRU di Ponticelli, soltanto 2 sono partiti e, nel frattempo, sono bloccati dalla normativa sulla zona rossa del rischio Vesuvio; a differenza dei PUA, che sono comunque utili strumenti di trasformazione dei territori, i PRU tengono in maggiore conto le vere esigenze di un territorio penalizzato dalle errate scelte urbanistiche del post terremoto (Antonio Di Costanzo); un territorio che, più che di residenze e centri commerciali, ha bisogno di luoghi di aggregazione sociale e di servizi (Rosario Sacco); una carenza, quella dei servizi, già evidenziata dalla Municipalità anche a proposito dei PUA sui quali occorre intensificare gli sforzi di coinvolgimento dei territori (Gianluca Maglione).

Della necessità che, proprio nella zona Orientale, i due diversi strumenti di intervento urbanistico, PUA e PRU, si coordinino per la rinascita del territorio ha parlato il consigliere Mario Coppeto (Sinistra Napoli in Comune a Sinistra); i Piani Urbanistici Attuativi non sono altro che utili strumenti che, conformi al piano regolatore generale, apportano risorse private nei territori; le Municipalità possono e devono esercitare il proprio potere di negoziazione sulle attrezzature pubbliche da realizzare in quanto rappresentano le esigenze della comunità; una seduta monotematica dedicata alla zona Orientale dal Consiglio comunale della città potrà essere l’occasione per approfondire il tema dell’armonizzazione dei progetti di trasformazione urbana che interessano l’area.

Accogliendo la richiesta venuta dagli esponenti della Municipalità, la commissione, ha concluso la presidente de Majo, approfondirà a breve in una apposita riunione il tema degli interventi nell’ambito del Programma di Recupero Urbano di Ponticelli, coinvolgendo anche la Regione non solo per comprendere le ricadute della normativa sulla zona rossa ma anche le possibilità di intervento della società regionale AMA per scongiurare eventuali emergenze ambientali.