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Napoli –  Dopo le denunce, fatte pubblicamente dal Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, per i video condivisi sulla piattaforma Tik Tok riguardante la cappella votiva eretta per il baby-boss di Forcella Emanuele Sibillo ammazzato nel 2015, scattano le indagini da parte dei carabinieri, come racconta Il Mattino.
 
Nei video in questione si vedono persone, anche con bambini, andare in pellegrinaggio alla cappella dedicata ad ES17 per portare i propri omaggi al defunto baby boss. Il busto abusivo viene baciato e idolatrato come quello di un santo.
 
La cappella, riportante un busto di Sibillo, si trova in vico Santi Filippo e Giacomo, a Forcella, ed i militari dell’Arma stanno ora indagando per capire chi abbia eretto l’altare e sui certificati edilizi. “Chiediamo di andare fino in fondo in questa vicenda e di demolire immediatamente l’altare di Sibillo. Non bisognerà farsi intimorire dalle parole dell’avvocato difensore della famiglia di Sibillo che preannunciò ripercussioni da parte della famiglia se l’edicola votiva fosse rimossa. Occorre ripristinare la legalità e bisogna farlo con interventi decisi e determinati colpendo i camorristi, i loro difensori, i loro spalleggiatori e chi li idolatra. Stiamo assistendo ad una deriva sociale preoccupante, ovunque spuntano murales ed altarini che celebrano camorra e criminalità, bisogna rimuoverli tutti e bisogna farlo presto senza temere le reazioni dei colletti bianchi e della mala politica che da sempre vanno a braccetto con questi mondi”. Sono state le parole del Consigliere Borrelli.