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C’è chi dice che era meglio non fare il break perché stavamo andando bene in campionato. Io dico che invece necessitavamo di un momento così, perché la squadra doveva tirare il fiato, altrimenti lo avremmo fatto in campo portandoci a qualche pareggio”. Lo ha detto il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, in riferimento alla pausa Mondiali alla vigilia dell’amichevole di domani contro il Crystal Palace in Turchia, dove il Napoli è in ritiro. “Ora invece – ha detto il tecnico della capolista – ripartiremo e saremo una squadra più scomoda rispetto a come siamo stati nell’ultimo periodo. Stiamo meglio e andiamo con fiducia a ricominciare. Domani affrontiamo un test importante e proveremo qualcosa, sfrutteremo il periodo per mettere dentro la squadra delle idee nuove. All’inizio della stagione avevamo giocatori nuovi, c’era da ripetere le vecchie idee per far funzionare la squadra, ora invece possiamo aggiungere cose diverse”.

“Per i nostri giocatori che erano al Mondiale si aggiungono 15 giorni di relax dopo l’uscita. Quindi vediamo quando saranno a disposizione”, ha detto il tecnico del Napoli. Lozano con il Messico, Olivera con l’Uruguay e Anguissa con il Camerun sono usciti ai gironi, Zielinski con la Polonia e Kim Min-Jae con la Corea del Sud hanno finito l’esperienza in Qatar agli ottavi. Spalletti ha anche parlato del mercato di gennaio a cominciare dalle molte squadre che guardano con interesse a Kim: “Ci sono probabilmente – spiega – società che lo osservano e che hanno più blasone del Napoli come storia, ma hanno anche un minor blasone di passione della città. Quando un giocatore va in contatto con la passione dei napoletani per il calcio diventa dura il confronto anche con campionati più importanti come la Premier. Non credo che Kim possa lasciare il Napoli”. Più vicino, invece, l’addio di Demme ormai sostituto per piccoli pezzi di partita di Lobotka: “Noi siamo a posto così, siamo tranquilli e non vogliamo avvenga niente, nè in entrata nè in uscita. Poi se qualcuno ha la necessità di giocare di più vedremo, perché effettivamente Demme ha giocato meno delle potenzialità che ha. Noi siamo contenti di Demme, preferiamo che resti, ma è lui che decide”.