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La scalata parte da Milano, dove il Napoli deve fare risultato, alzare la voce, far sentire la propria pressione alle prime quattro. La sfida di San Siro dà il via alla seconda parte della stagione azzurra, quella senza altri obiettivi che il quarto posto, quella con gli allenamenti lunghi una settimana, con il rientro dei big come Osimhen e Mertens, ormai perfettamente in forma e vogliosi di gol. Gattuso sa che non ha più scuse, deve provare a centrare la Champions non tanto per il suo futuro, ormai difficile all’ombra del Vesuvio, ma per aprirsi un mercato estivo ambizioso. Le difficoltà però restano: Rrhamani ha subito in allenamento una elongazione del bicipite femorale destro e Gattuso lo rivedrà per un check medico tra dieci giorni, ma non sta bene anche Manoals, che si è allenato a parte e non parte per Milano. Resta a casa anche Lozano, che è nella fase finale del suo recupero con lo staff medico che preferisco non rischiare ricadute e quindi punta a esserci a Roma. In difesa spazio quindi alla coppia Maksimovic-Koulibaly che stavolta vogliono blindare la difesa, vendicando il tracollo dell’andata, dove la doppietta di Ibrahimovic aprì la strada del 3-1 rossonero al Maradona. Ibra non ci sarà, ma la difesa azzurra deve dimostrare di saper chiudere la difesa in trasferta: nelle ultime 6 partite lontano da Napoli tra campionato e coppe il Napoli ha incassato ben 17 gol, un baratro che deve essere riempito subito, a Milano e poi il prossimo week end a Roma, altrimenti l’obiettivo Europa diventa un miraggio. Davanti Gattuso riflette sul modulo, oscillando tra la tentazione di inserire Osimhen centrale con Mertens alle spalle nel tridente, oppure mandare in campo prima l’uno e poi l’altro, dosando energie e fiuto del gol. La determinazione c’è tutta nei due come pure in Lorenzo Insigne che da un mese si è preso la squadra sulle spalle segnando 4 gol e servendo tre assist in vincenti tra campionato e coppe: Lorenzinho ora è a quota 103 gol in azzurro e ha nel mirino Cavani a quota 104 per diventare il quinto bomber all time. Ma un’arma preziosa potrebbe essere anche Piotr Zielinski, l’uomo che sta trovando finalmente la sua strada per il gol: è già a quota 8 reti quest’anno, già battuto il suo record stagionale di sette gol nella seconda e terza stagione in azzurro,. ora punta alla prima doppia cifra della carriera, affinando quel tiro da fuori che adesso spaventa le difese.