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Ancora alcuni giorni in Nigeria e poi il suo ritorno a Napoli, atteso entro la fine della settimana. Questa la situazione di Victor Osimhen, l’ottavo giocatore più forte al mondo nella classifica del Pallone d’Oro, ma che il Napoli aspetta dal suo ritorno dalla Nigeria, dove si è recato per affrontare i problemi familiari, approfittando dell’infortunio muscolare subìto con la nazionale.
Una partenza di certo non gradita dall’ambiente del club ma che il presidente azzurro De Laurentiis ha accettato durante una telefonata con il calciatore, lasciandogli giorni liberi considerando anche che il rapporto con il club va migliorato per riprendere il percorso verso il rinnovo del contratto. Dal lato del club, però si riflette anche sulle debolezze fisiche del bomber che in tre stagioni e un quarto della quarta giocate in maglia azzurra ha già saltato per infortuni 55 partite, che diventeranno sicuramente almeno 58 fino alla prossima sosta per le nazionali.
Osimehn, che svolge la terapia assegnatagli dallo staff medico azzurro, tornerà quindi nel week end che vedrà i suoi compagni avvicinarsi a una settimana già decisiva: la sfida di sabato in casa della Salernitana, e poi le due partite al Maradona, contro l’Union Berlino per avvicinarsi alla qualificazione agli ottavi di Champions League e quella contro l‘Empoli per salire ancora in classifica. Garcia sa di avere due uomini al centro dell’attacco, Raspadori e Simeone, in un periodo in cui dà maggiore spazio all’ex Sassuolo, ma soprattutto un momenti in cui tutto l’attacco punta al gol, senza più pensare a mettere la palla dov’è Osimhen. Nelle ultime tre partite, senza il nigeriano, infatti, il Napoli ha due vittorie e un pareggio, segnando 6 gol, di cui 2 a testa firmati da Raspadori, Kvaratskhelia, Politano. Un trio che funziona, quindi in un attacco che è il secondo del campionato con 22 gol fatti, dietro solo ai 26 dell’Inter capolista.
Sui margini c’è Simeone che si aspettava un maggiore spazio in campo dopo l’infortunio di Osimhen ma che invece sta ancora guardando la maggior parte delle partite dalla panchina. Nelle ultime tre partite, senza Victor, Simeone ha giocato 19′ a Berlino, 24′ a Verona e invece l’intero secondo tempo della rimonta contro il Milan. I 45′ minuti contro i rossoneri l’argentino è servito a smontare la difesa rossonera, portando via uno dei due centrali di Pioli e aprendo spazi per Politano e Kvara sugli esterni, diventando davvero l’uomo che ha cambiato le mancanze di pressione in attacco del Napoli. Un tassello che Garcia ha studiato e che sarà sicuramente usato ancora in partite in cui il Napoli non riesce a bucare le difese avversarie.
Intanto il Napoli si prepara alla sfida con la Salernitana riflettendo anche sulla difesa, che continua a prendere tanti gol. Juan Jesus ora sta bene e potrebbe ritrovare un po’ di minuti in un mosaico con Rrahmani, che ha voglia di rilanciarsi dopo il pessimo primo tempo contro il Milan, Natan e Ostigard, quattro centrali che il tecnico francese sta ancora sperimentando per avere la coppia migliore.