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I figli gridano “aprite i giardinetti“, aggrappati ai cancelli chiusi, le mamme invocano il rispetto del “diritto di bambini e adolescenti a vivere serenamente la loro età”. Al Parco Mascagna è la vigilia dei lavori di riqualificazione, il cui via è annunciato per domani. Ma il neonato comitato dei genitori scende in piazza, con tanto di raccolta firme. Insieme alla rete sociale No Box, esprimono dubbi sull’annunciato restyling dell’area al Vomero Arenella. “La giunta comunale – spiega un documento – ha diramato un comunicato che annuncia, per il 20 novembre, la messa in sicurezza degli alberi al fine contingente, quantomeno, di consentire l’allestimento, nella zona prospiciente al parco, dei consueti mercatini natalizi“.

La nota di Palazzo San Giacomo comunica l’avvio dei lavori con attività di potatura e abbattimento degli arbusti, lungo la fascia perimetrale del Parco. Attività mirate pure a tutelare l’incolumità dei cittadini, considerando l’incipiente maltempo invernale. La protesta però evidenzia possibili interferenze con gli stand di Natale. Tra le aree interessate, infatti, c’è quella tra via Kauffmann e via Bertini. Zona a ridosso del parco, come avveniva gli anni scorsi. Sulla scia delle perplessità, i comitati chiedono “l’immediato inizio dei lavori”, e “il loro celere espletamento“. Nel mentre, paventano “la chiusura per circa un anno salvo slittamenti”. L’eventualità avrebbe, per le famiglie, conseguenze nefaste. Ritengono infatti il Parco Mascagna “l’unica area di verde pubblico del quartiere deputata a luogo di aggregazione sociale, intrattenimento ludico e sportivo per le categorie più vulnerabili”. Altri parchi “del Vomero – sostengono – non offrono alternative diverse e non versano in condizioni migliori”. Puntano il dito contro Floridiana, Parco dei Camaldoli e Parco ex gasometro “che vieta, persino, l’ingresso di bambini con bicicletta e palloni”. E denunciano: “I nostri figli non hanno più un luogo per vivere la spensieratezza che imporrebbe la loro età”. Tutto ciò “contribuisce all’aumento della solitudine e della drammatica piaga del disagio giovanile”. Le mamme proclamano di voler presenziare, da subito, ai lavori. Una forma di controllo civico.

Sul posto, la consigliera regionale Maria Muscarà ricorda che il parco è intitolato a Marco Mascagna, “morto ammazzato da un’auto quando difendeva quegli alberi necessari a far respirare il quartiere”. Alcuni di quei tronchi potrebbero essere tagliati, e “certi pensano serva a dare spazio al mercatino di Natale che funziona fino al 9 gennaio“. Quanto alla riqualificazione, “alcuni – dice la consigliera – parlano di un chiosco, e togliere spazio ai bambini per fare un’area ristoro al Vomero, dove ci sono più bar che mattonelle a terra, non possiamo permettercelo”. Muscarà avverte: “Servono anche spazi per la socialità degli anziani, i quali non possono stare chiusi nei bar”. Critiche al progetto pure dai consiglieri municipali Rino Nasti e Luca Bonetti di Europa Verde. Per i due, intervenuti al sit-in, “l’area per bambini non va ridotta, anzi incrementata con i tanto ambiti minicampi mundialito“. E poi “non vanno sovrapposte molteplici funzioni in un parco che sia pur molto frequentato è di dimensioni ridotte“. Come anche da valorizzare sono “le aree circostanti la cancellata“.

Intanto, Ermete Ferraro dei Verdi Ambiente e Società ha inviato una pec a Comune e Municipalità. Si chiedono chiarimenti sulle prossime opere. In particolare “quali e quanti alberi si prevede” di sottoporre a “capitozzatura radicale o ad abbattimento”. L’accesso agli atti intende conoscere certificazioni tecnico-agronomiche e provvedimenti autorizzativi. In caso di abbattimenti, inoltre, si domanda se sia programmata “la piantumazione di almeno altrettante essenze arboree”.