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NAPOLI – C’è un partito di ricostruire. E quel partito è il Pd. La sconfitta elettorale fa ancora male, ma più passano i giorni più si cominciano ad affilare le armi per il congresso rifondativo che dovrà rilanciare i dem.
 
Assieme a quello nazionale, nei prossimi mesi, saranno celebrati anche i congressi locali. E per quello dell’area metropolitana di Napoli, a lanciare un’idea affinchè non si ripetano gli errori che hanno portato alla sconfitta è Pietro Carotenuto.
 
Trentasette anni, sindaco di Boscotrecase, tesserato Pd dal lontano 14 ottobre 2007, il giorno della nascita del partito, Carotenuto, dopo quella coordinata da Marco Sarracino, sogna una segreteria tutta composta da amministratori locali: “Sindaci, consiglieri comunali, amministratori in genere: in modo tale che non si perda mai di vista il contatto con il territorio”. Cosa che, invece, è stata fatta in occasione del 25 settembre scorso.
 
Sta di fatto che, se qualcuno glielo chiedesse, ora Carotenuto si dice pronto anche a capitanare questa squadra, proponendosi come nuovo segretario provinciale.
 
Viene da sé, comunque, che la lingua batta dove duole il dente: contro le candidature dei paracadutati che, secondo Carotenuto, hanno costituito una delle ragioni della sconfitta del Pd: “Dal Nord al Sud, più o meno, il partito ha avuto una affermazione omogenea. Ha ottenuto risultati sopra la media solamente nelle aree metropolitane e nei quartieri più ricchi delle città e della stessa Napoli. Ma più si è andati verso la periferia, minore è stato il risultato”.
 
“Eppure, alle elezioni amministrative e regionali non è stato così. Perché? Proprio per il motivo che ho indicato prima – sostiene Carotenuto – Il partito non ha valorizzato chi sta tutti i giorni a contatto con le comunità che rappresenta: i consiglieri, i sindaci, gli amministratori, tutta gente che è riconosciuta come punto di riferimento. Il caso del collegio di Fuorigrotta dove il Pd ha preferito puntare su Luigi Di Maio anziché sulla presidente del consiglio comunale di Napoli Enza Amato che è proprio di quel quartiere è emblematico”.
 
E insomma: la notizia secondo la quale il Pd è morto per via del Reddito di Cittadinanza è fortemente esagerata, sostiene Carotenuto. “Anche perché le persone sanno benissimo che il Reddito è solamente un aiuto, ma che ciò che serve davvero per dare loro dignità e un progetto di vita è il lavoro. Ma anche in questo caso: come e tramite chi abbiamo fatto pervenire loro la nostra proposta politica?”