- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – La celebratissima e amata serie Tv intitolata Gomorra e ispirata al best seller di Roberto Saviano, per girare nei luoghi e nelle ville, negli spazi e negli scenari dell’area metropolitana di Napoli, avrebbe pagato il pizzo alla camorra. Questa mattina a trattare l’argomento è il Mattino di Napoli che svela una dichiarazione nell’ultima udienza di Gennaro Aquino. Un’indagine rivela i retroscena delle riprese fatte dalla società di produzione Cattleya, “suggerita” dall’imputato nel processo che si sta svolgendo al Tribunale di Torre di Torre Annunziata.

I produttori di Gomorra, hanno pagato una tangente di 5mila euro per girare una delle ultime scene della prima serie nella villa Savastano”. Questa la dichiarazione choc del pentito Aquino che poi continua: “E’ stato uno della produzione a portarmi i soldi e tutti lo sapevano. Erano chiusi dentro una busta, l’ho portata a zì Filuccio. Io non so chi ha messo materialmente i soldi nella busta, però posso dire che Raffaele Gallo aveva minacciato di non farci più mettere piede nella casa per fare le riprese. Ero molto spaventato perché gli avevo dato la “mano di parola” e in questi casi è pericoloso non rispettare gli accordi che prendi”. Dopo l’accusa a Cattleya arrivata dall’imputato del processo sulla ‘Villa dei Savastano’, casa del boss Franco Gallo, la procura adesso vuole vederci chiaro.