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Napoli – “Il San Paolo mi piace anche se ha il limite di essere uno stadio poco funzionale per il calcio, perché la pista non esiste in nessun impianto in cui giochino i grandi club”. Questo il pensiero del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, espresso più volte sul problema stadio e sul fatto che l’atletica leggera non è spettacolare e non produce pubblico. Una critica, che il patron ha del resto sempre fatto, “la pista d’atletica allontana il campo e limita la visibilità”.

La vecchia convenzione, non ancora rinnovata, col Comune per l’utilizzo del San Paolo da parte della SSC Napoli ha dei paletti da rispettare. Se il Comune, infatti, si impegna a “stare attento” al campo di gioco, il club dovrà fare particolare attenzione alla pista d’atletica, rinnovata con i lavori per le Universiadi. Il club potrà accedere al terreno di gioco con mezzi meccanici o a motori leggeri e con appositi teli protettivi e pedane sopraelevate. Se proprio fosse necessario transitare lungo la pista, il club dovrà rispettare le direttive del Comune e transitare con mezzi dotati di pneumatici a bassa pressione. E ancora: se i cartelloni pubblicitari invadono la pista d’atletica, il club dovrà prevedere l’uso di appositi teli e supporti protettivi. 

Ci sono più società di atletica che operano sul San Paolo per un totale di circa 700 persone iscritte. A far esplodere l’ultima polemica sullo stadio – in ordine di tempo – è stata proprio l’impossibilità da parte degli atleti di utilizzare la pista dell’impianto dopo il match con il Cagliari giocato mercoledì scorso. Si è scatenata la rabbia di diversi genitori su Facebook che denunciano il poco interesse da parte di De Laurentiis di agevolare gli atleti. Ecco il post: “Caro De Laurentiis, è una bellissima giornata di sole. Mio figlio è venuto al San Paolo per fare atletica ma la pista non l’ha vista neppure perché ancora piena delle apparecchiature di ripresa della partita domenicale. È quindi un’ora che svolge allenamento in palestra senza stare all’aria e alla luce. Ci hanno detto al campo che delle esigenze delle società di atletica te ne sei fregato. È vero? Se è così la trovo una vergogna. Vorrei dunque sapere se qualcuno le ha concesso l’uso esclusivo anche della pista di atletica, tanto da impedirne la fruizione addirittura con due giorni di anticipo rispetto alla partita di domenica. Mi auguro che il comune sia dalla parte dei cittadini. Già siamo stati privati del Collana. Adesso un altro privato sembra fare il bello ed il cattivo tempo della cosa pubblica. Aiutatemi a diffonderlo”.