Napoli – “La sua famiglia è distrutta, lui è figlio di gente perbene, non di delinquenti. La madre mi ha detto di voler subito chiedere scusa alla vittima di quelle violenze”.
A parlare è Carlo Ercolino, legale di uno dei 16enni autori dell’aggressione e rapina ai danni del rider Gianni.
“E’ stato un episodio assolutamente deprecabile e intollerabile ma, per le modalità con le quali è stato portato a termine, più che a una rapina somiglia a un atto di bullismo, perpetrato dal branco nei confronti di un uomo che a 50 anni, per dare da mangiare alla sua famiglia, si è piegato a fare un lavoro da ragazzino. Ai loro occhi deve essere sembrato un fallito e forse proprio per questo, complice il contesto e l’ignoranza, hanno deciso di ‘bullizzarlo’, rubandogli, infine, anche lo scooter“.
“Gli altri li conosce solo di vista – ha proseguito il legale –. Ha ammesso le sue responsabilità ma ribadisco che si è fatto coinvolgere. Lui, e secondo me anche gli altri, non sono rapinatori“, ha concluso l’avvocato.