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A Barra la pazienza è esaurita da tempo, per i roghi tossici di rifiuti nell’ex campo rom di via Mastellone. E i comitati lo hanno ripetuto all’assessore Santagada, in un incontro stamane a Palazzo San Giacomo. Sotto al Comune di Napoli, i residenti sono rimasti in presidio con cartelli e striscioni. Al titolare della delega alla Salute, i loro rappresentanti hanno chiesto di recintare subito l’area, per impedire altri sversamenti, e di accelerare i tempi della bonifica. Idem per lo spegnimento di fumarole maleodoranti, marchio di continui incendi, nel terreno flagellato da roghi l’estate scorsa. Per le prime risposte, Santagada ha rinviato alla riunione del 13 ottobre. Quel giorno, assieme ai comitati, al Comune sarà ricevuta una delegazione della sesta municipalità.
 
“L’assessore – spiega Ciro Borrelli, vicepresidente del comitato di via Mastellone – ha esordito parlandoci della loro richiesta di una centralina all’Arpac per il monitoraggio dell’aria, che localizzeranno nel cimitero lì vicino. Per la delimitazione dell’area ha detto che sta interloquendo con l’assessore De Iesu”. Intanto, il servizio Igiene ha inviato una nota di sollecito all’Asia. La richiesta è di calendarizzare gli interventi di rimozione, per i rifiuti nell’ex campo rom. Anche su questo, il Comune spera di comunicare novità nella prossima riunione. Ma a Barra, ormai, non si accontentano più di promesse.