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Roma – Per me un 6-1 col Napoli non cancellerebbe nulla, non cancella i miei errori. Meglio comunque perdere a Bodo che domani, preferisco perderne una 6-1 che sei 1-0“. Così Josè Mourinho, alla vigilia della sfida contro la squadra di Spalletti, ha commentato un’eventuale successo contro Insigne e compagni. Poi sul problema nei big match ha aggiunto: “Non c’è alcun complesso, l’unica cosa che mi interessa è che nelle ultime due stagioni siamo arrivati sesti e settimi”.
Non manca un avvertimento anche al Napoli: “Sarà difficile per noi, ma nemmeno facile per loro. Abbiamo grandi giocatori e un grande allenatore. Se mi preoccupano Insigne e Politano? Anche noi abbiamo Zaniolo (sarà titolare, ndr) e Mkhitaryan”.

Josè Mourinho è come un pugile all’angolo. Vede colpi arrivare ovunque e prova a contrattaccare. “Chi dice che sono infelice, dice una grande bugia” esordisce in conferenza stampa. La Roma domani affronterà il Napoli, ma la sfida contro la squadra di Spalletti passa in secondo piano. “Sembra una conferenza post partita” commenta piccato lo Special One che comunque non si sottrae alle domande e alza i toni. “I Friedkin hanno ricevuto una situazione che potrei descrivere con una parola che inizia per ‘m’ – dice -, ma che non posso dire. Si sono ritrovati in mano tanti errori che altri hanno fatto. Tiago Pinto lo stesso. La proprietà ha speso tanti soldi per fare bene. Sono stati spesi soldi per pulire e cercare di creare condizioni per un progetto che ha bisogno di tempo”. Poi il portoghese rincara la dose: “Mourinho vuole più calciatori? Sì, come tutti ma non sono uno str… e ho rispetto per i Friedkin e per Tiago Pinto. Accetto la situazione e la capisco“.
Insomma, ‘Mou’ chiede rispetto per il lavoro della società, ma non manca nemmeno questa volta di ricordare le diversità di rosa tra la Roma e le big del campionato. “Se Allegri perde Chiellini ha De Ligt, se Alex Sandro è stanco gioca De Sciglio – sottolinea -. Noi invece in alcuni ruoli siamo scoperti e se vedrete la panchina di domani non ci saranno giocatori scarsi ma solo molto giovani. Detto questo il lavoro dei Friedkin e di Tiago Pinto va rispettato”.
Certo rialzarsi con il Napoli non è cosa semplice, soprattutto in relazione allo score della Roma negli ultimi due anni contro le big del campionato. Un trend che nemmeno in questo avvio di stagione è cambiato viste le due sconfitte in altrettante partite contro Lazio e Juventus. “Non c’è un complesso contro questo genere di squadre“, assicura Mourinho che non vede nella sfida con il Napoli la gara della svolta: “nemmeno vincere 6-1 domani cancellerebbe le mie responsabilità a Bodo“. Poi ancora: “Stiamo facendo un campionato positivo, abbiamo 15 punti ed è vero che ne potevamo avere di più ma penso solamente a vincere domani“. E a tal proposito una buona notizia, dopo 72 ore decisamente turbolente, è arrivata: Nicolò Zaniolo è abile e arruolato per la sfida di domani all’Olimpico. Ha svolto l’intera rifinitura con il gruppo e con il Napoli riprenderà il suo posto sulla trequarti. A completare la linea poi ci saranno Pellegrini e Mkhitaryan, mentre in attacco tornerà Abraham.
Anche in difesa e a centrocampo rientrano tutti i titolari. Da Karsdorp a Vina, passando per Mancini, Ibanez, Cristante e Veretout. Dunque nessuna sorpresa: l’undici migliore per provare a fermare la capolista e Mourinho assicura: “Sarà una gara difficile per noi, ma non sarà nemmeno facile per loro. Abbiamo grandi giocatori e un grande allenatore, anche Spalletti sa di dover essere umile e di doversi preoccupare”.
Un fattore, poi, superata la delusione di giovedì, potrebbe essere lo stadio. Roma-Napoli dal 2013-14 non faceva registrare più di 40.000 spettatori (45.913 in quella stagione). Domani ci sarà il sold out al 75% della capienza e forse lo Special One può trovare nei tifosi quei cambi che tanto lamenta di non avere in partita per cambiare il corso dei match.