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Somma Vesuviana (Na) – Chiesa gremita e oltre un migliaio i presenti all’esterno, tra rappresentanti delle forze dell’ordine e cittadini, per l’ultimo saluto a Mario Cerciello Rega, il carabiniere napoletano ucciso a Roma (LEGGI QUI).

Somma Vesuviana si stringe intorno al dolore della famiglia del suo concittadino nel giorno in cui nella chiesa di Santa Croce di Santa Maria del Pozzo sfilano le più alte cariche dello Stato.

Una grande foto di Mario in alta uniforme è stata posizionata ai piedi della bara, circondata da un picchetto d’onore di 8 carabinieri. Sul feretro il berretto e la sciabola da carabiniere, le foto con la moglie Rosa Maria Esilio nei giorni precedenti al loro matrimonio (avvenuto appena un mese e mezzo fa), la maglia del Napoli, squadra del cuore di Cerciello, con il numero 24 di Lorenzo Insigne e un fascio di fiori avvolto in una carta bianca. 

In prima fila la moglie Rosa Maria, la madre Silvia, il fratello Paolo e la sorella Lucia si fanno forza l’uno con l’altro durante l’omelia dell’ordinario militare Santo Marcianò. Sempre in prima fila, ma da lato opposto, siedono i vicepresidenti del Consiglio Salvini e Di Maio, il ministro della Difesa Trenta e quello dell’Ambiente Costa. Presenti anche il presidente della Camera Roberto Fico, il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa in rappresentanza del presidente Alberti Casellati, il sindaco di Roma Virginia Raggi, e il primo cittadino di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno. Foltissima la rappresentanza dell’Arma, con il comandante generale Giovanni Nistri che ha tenuto un lungo discorso nel quale ha sottolineano l’impegno di Cerciello Rega e di tanti altri militari dell’Arma uccisi proprio nell’operare liberi dal servizio o in borghese.