San Gennaro, i medici donano l’olio votivo. Sepe: “Giovani del Sud vaccino contro i mali”.

Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Contro ogni deriva i giovani sono i protagonisti del cambiamento. La speranza. Napoli e il Sud hanno bisogno come il pane della freschezza delle loro idee, della loro genialità, ottimismo e sorriso. Il vaccino salvifico contro i mali”. Le parole del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe rimbombano nel Duomo semivuoto. San Gennaro abbraccia ancora una volta la città compiendo il miracolo, mentre si attende la grazia più grande. La fine della pandemia che ha messo in ginocchio Napoli e il mondo intero.

“Questa ricorrenza l’abbiamo attesa più di altre volte. Come sempre Gennaro è stato con noi e ci ha accompagnato in questo tempo che ha sconvolto il mondo intero segnato dalla pandemia del Coronavirus che continua ad essere una minaccia che ci impone stili di vita rigorosi e assolutamente necessari” le parole di Sepe durante l’omelia.

“San Gennaro non è stato a guardare ci ha ascoltato come patrono. Non si può uscire uguali a prima solo meglio o peggio. La pandemia apre per Napoli un capitolo tutto nuovo. Sta a noi uscire a testa alta come dimostrato anche in questi mesi. Deve essere questo il nostro impegno come cristiani e cittadini. Troppi focolai attivi e i tempi del vaccino non sono vicinissimi. C’è uno sconvolgimento socio economico. Abbiamo visto crescere nuove fasce di povertà, coi poveri che stanno diventando sempre più poveri”.

Ma ad accendere la speranza è il cuore grande di Napoli. “San Gennaro e la provvidenza hanno mosso il motore della solidarietà sia negli ospedali con la professionalità e l’impegno del personale che negli aiuti ai più bisognosi. Napoli interpellata ha messo in campo la generosità del suo cuore”.

“Un’ulteriore testimonianza – racconta Sepe – è venuta dal mondo socio sanitario che ha voluto offrire l’olio per alimentare la lampada votiva del nostro Santo Patrono”.

Infine il cardinale lancia ancora una volta l’allarme della criminalità organizzata “che tenta di assoldare proseliti attraverso incarichi delinquenziali o prestito di denaro. Attacco oggi più vile che mai perché anche in questo tempo di crisi il suo obiettivo è solo trarre profitto”.