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Non solo il professore ma anche gli studenti che erano tutti consenzienti. Risultano indagati tutti nell’indagine che ha portato alla sospensione del docente della Federico II e dell’Università Giustino Fortunato di Benevento, accusato di aver chiesto sesso in cambio di esami.

Per gli inquirenti, i ragazzi, di entrambi i sessi e iscritti a entrambe le università, avrebbero aderito all’accordo proposto dal docente, che si proponeva anche come intermediario per poter superare altri esami non legati alla sua materia, acconsentendo ai rapporti sessuali. Tra i reati contestati non figura la violenza sessuale.

I fatti accertati si sarebbero svolti tra la primavera 2019 e le prime settimane del 2020. Le indagini sono partite da un’altra inchiesta dalla quale sono emersi elementi che hanno portato all’apertura di un fascicolo a carico del professore e degli studenti coinvolti. Gli studenti indagati sono stati destinatari di decreti di perquisizione, eseguiti dalla Guardia di Finanza. Prima delle date degli esami si svolgevano incontri preliminari tra il professore e gli studenti, anche al di fuori dell’università. In alcuni casi accertati, gli esami risultavano svolti formalmente nella sede delle università, ma non erano stati svolti in quel luogo oppure non erano mai stati sostenuti.